Artistica
Ginnastica artistica, Europei 2019: De Jesus conquista lo scettro all-around, battute Downie e Melnikova in volata. Alice d’Amato quarta, Giorgia Villa sesta
Melanie De Jesus Dos Santos è la nuova Reginetta d’Europa, la francese ha conquistato lo scettro nel concorso generale individuale al termine di una gara vibrante andata in scena alla Netto Arena di Stettino (Polonia): la 19enne ha lottato per quattro rotazioni con Ellie Downie e con Angelina Melnikova riuscendo a spuntarla soltanto nel finale e con un vantaggio risicatissimo sulle rivali (le tre ragazze sono raccolte in quattro decimi). L’Italia sognava il colpaccio con Alice d’Amato e Giorgia Villa, abbiamo sperato nell’impresa fino al termine della terza rotazione. Possiamo ritenerci soddisfatti per il quarto posto della genovese e il sesto della bergamasca, le tre ragazze salite sul podio si sono dimostrate superiori in questo contesto ma le nostre Fate della classe 2003 hanno ampi margini di crescita.
De Jesus, transalpina originaria della Martinica, era reduce da un quinto e da un sesto posto ai Mondiali nell’all-around e oggi ha totalizzato 55.433: la Campionessa d’Europa al corpo libero, bronzo due anni fa sul giro completo, ha confermato i favori del pronostico e si è distinta per il grande carisma che le ha permesso di lottare fino all’ultimo istante, credendo sempre nella vittoria. Melanie, figlia di padre portoghese (questo il motivo dei due cognomi) e di madre martinicana, era uscita dalle linee di riferimento al volteggio (14.100 per il suo doppio avvitamento) e poi si era distinta alle parallele (14.000), è risultata praticamente impeccabile alla trave (13.733) e col 13.600 al corpo libero ha operato il sorpasso su Ellie Downie che si è arresa per appena 68 millesimi (55.365).
La britannica, al grande rientro in gara dopo un infortunio, si era presentata in Pomerania per difendere il titolo conquistato due anni fa a Cluj-Napoca e ha sfiorato il bis venendo superata solo in extremis: 14.500 per un grande dty alla tavola, parallele di tutta potenza (14.066), 10 cm in apnea (13.333) e al quadrato si è difesa con 13.466 anche se non le è bastato per il successo. La russa Angelina Melnikova, prima in qualifica, si era presentata per inseguire il titolo continentale ed era partita col piede giusto tra volteggio (14.333) e parallele (14.266, ha comunque perso quattro decimi rispetto a ieri). Alla trave ha però perso un elemento (12.900) e il 13.566 al corpo libero non le ha permesso di andare oltre il terzo posto (55.065).
Alice d’Amato festeggia un eccellente quarto posto (53.233), un grande risultato considerando che la 16enne ligure era reduce da due bruttissimi infortuni e da altrettante operazioni. La brixiana è stata bravissima col doppio avvitamento al volteggio (14.233) e poi ha confezionato un sublime esercizio alle parallele (14.200 con 6.0 di D Score, domani disputerà la finale di specialità): a metà gara l’azzurra era in terza posizione! Alla trave è però caduta (12.300) e lì si sono spenti i sogni di gloria, poi ha chiuso con 12.500 al quadrato ed è riuscita a lasciarsi alle spalle l’ucraina Anastasiia Bachynska (53.133).
Giorgia Villa conclude al sesto posto (52.999) pagando qualche piccola sbavatura alle parallele (13.533, ha eseguito l’esercizio da 6.1 di D Score) e soprattutto un fallo alla trave (12.633) che le ha impedito di lottare per un piazzamento importante. La Campionessa d’Europa juniores, che ha poi completato la sua prova con 12.533 al quadrato e 14.300 alla tavola, non è in perfette condizioni fisiche a causa di febbre e dolori a un piede ma domenica sarà in pedana per disputare la finale di specialità alla trave dove si presenta col miglior punteggio di qualifica. La sorte non ha sorriso alla Campionessa Olimpica Giovanile, fosse stata al top della forma avrebbe sicuramente potuto lottare per il podio perché 55 punti sono tranquillamente nelle sue corde. L’ucraina Diana Varinska (52.999) e la francese Lorette Charpy (52.433) completano la top eight, solo 15esima la britannica Alice Kinsella (50.666) che è sprofondata dopo il terzo posto in qualifica a causa di cadute a parallele e corpo libero.
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Foto: Simone Ferraro/FGI