Artistica
Ginnastica artistica, Europei 2019: Italia, due medaglie in due minuti! Emozioni per cuori forti, D’Amato e Lodadio antologici
Due minuti di sana follia, 120 secondi per cuori forti a cavallo tra le 15.34 e le 15.36 di sabato 13 aprile 2019, un micro lasso temporale in cui l’Italia della ginnastica artistica si rivelava assoluta protagonista agli Europei, un frangente da incorniciare e da ricordare a lungo, da celebrare e da scrivere negli annali perché certe emozioni non capitano tutti i giorni. Non eravamo abituati a tanta grazia, non vincevamo una medaglia continentale da addirittura quattro anni (bronzo di Alberto Busnari al cavallo con maniglie) e in un batter d’occhio festeggiamo due podi di lusso alla Netto Arena di Stettino: la nostra Nazionale esulta a squarciagola in Polonia, la Polvere di Magnesio sorride e ringrazia due stelle capaci di fare sventolare il tricolore.
Alice D’Amato si tinge di bronzo alle parallele asimmetriche, una Principessa Bionda capace di risorgere dopo due infortuni e a soli 16 anni in grado di giganteggiare in un contesto altamente competitivo: la genovese non ha sentito la pressione del momento, dopo il quarto posto di ieri nel concorso generale ha saputo ritrovare la giusta concentrazione e ha fatto centro mettendo sugli staggi tutta la sua personalità, un mix di grazia e di carisma con quel pizzico di timidezza e con quella grinta che le ha sempre fatto credere di potersi regalare questa giornata di gloria. La 16enne si è dovuta arrendere soltanto alle russe Iliankova e Melnikova, il suo 14.400 è un punteggio di assoluto rilievo internazionale e l’allieva di Enrico Casella festeggia un risultato ampiamente meritato che spalanca le porte di una carriera potenzialmente trionfale come quella delle altre ragazze della classe 2003.
Marco Lodadio è ormai una garanzia, un ginnasta su cui puntare a occhi chiusi: il laziale è uno di quegli atleti che quando sale sull’attrezzo regala una sicurezza fuori dal comune, semplicemente è entrato in una nuova dimensione dopo il bronzo conquistato agli ultimi Mondiali e l’argento odierno agli anelli è l’ulteriore riprova del suo tasso tecnico a livello internazionale. Il Cavaliere del Castello ha eseguito un esercizio sontuoso (14.966), peccato per una piccolissima sbavatura in uscita perché altrimenti staremmo parlando addirittura di oro. Un oro che sarebbe al collo dell’azzurro se non fosse per la discutibile regola dei pari meriti (Abliazin ha conquistato il titolo con lo stesso punteggio di Marco, semplicemente aveva un migliore E Score).
L’Italia ha sognato a occhi aperti per un paio di minuti, non svegliateci. Almeno fino a domani, ore 13.30, quando ci giocheremo le ultime carte: Giorgia Villa alla trave, Nicola Bartolini al volteggio, Carlo Macchini e Ludovico Edalli alla sbarra. Non è ancora finita…
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Foto: Simone Ferraro/FGI