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Giro d’Italia 2019: Alejandro Valverde alla Corsa Rosa con la maglia da campione del mondo. Obiettivo tappe, ma guai sottovalutarlo per la classifica

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È uno dei più grandi punti interrogativi di questo inizio di stagione. Dopo un 2018 clamoroso, che l’ha portato a conquistare in quel di Innsbruck la maglia iridata che tanto mancava nel proprio palmares, adesso Alejandro Valverde sembra pagare le fatiche e in questo inizio di annata non ha praticamente portato a casa risultati (se non una vittoria di tappa all’UAE Tour). La maledizione della maglia arcobaleno colpisce ancora? C’è spazio però per spegnere subito le polemiche e rilanciarsi: prima la Liegi-Bastogne-Liegi, poi, a sorpresa, il Giro d’Italia nel programma dell’Embatido.

Un onore ovviamente per la Corsa Rosa quello di avere in gara il campione del mondo in carica: lo spagnolo non ha mai nascosto di amare le strade italiane, ha già onorato il Giro con la partecipazione del 2016 nella quale chiuse sul podio (terza posizione nella corsa vinta da Nibali). Cosa potrà fare quest’anno il capitano della Movistar? Difficile che, con gli avversari che si ritroverà Valverde, riesca a far risultato in chiave classifica generale: troppi i rivali che sembrano essere, almeno al momento, un gradino sopra allo spagnolo.

Si può puntare ovviamente ai successi parziali, con diverse frazioni (alcune anche nella prima settimana, con magari l’obiettivo di vestire la Maglia Rosa) che possono interessare all’Embatido. Sulla carta la frazione che più si addice alle caratteristiche dell’iberico è sicuramente la quindicesima, quella da Ivrea a Como, che si ispira praticamente al Giro di Lombardia: lì, sulle salite della Classica delle Foglie Morte, Valverde può esaltarsi e conquistare un successo che comunque è già arrivato nel 2016.

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gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Pier Colombo

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