Ciclismo

Giro d’Italia 2019: Davide Formolo, ora o mai più. Serve una svolta per essere davvero competitivo nelle corse a tappe

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Eterna promessa del ciclismo italiano, Davide Formolo è pronto a disputare il suo quinto Giro d’Italia. Meno di un mese fa, il ventiseienne della BORA-Hansgrohe è tornato alla vittoria dopo ben quattro anni, facendo sua con un’azione in solitaria l’ultima tappa della Vuelta Catalunya con arrivo al Montjuic di Barcellona. Un segno importante e una spinta in più verso qualcosa di buono per questa stagione iniziata con tanta fiducia e maturità in più.

Tutto parte dal Giro d’Italia dello scorso anno, dove Formolo fu vittima di una caduta nella tappa dell’Etna che gli costò la rinuncia all’ambizione di poter fare classifica nella Corsa Rosa. Da quel momento in poi si sono susseguiti una raffica di piazzamenti, anche un secondo e un terzo posto nelle tappe decisive, che sono passati quasi inosservati. Insomma, se non ci fosse stata quella caduta, con ogni probabilità non avrebbe chiuso “solamente” al decimo posto della generale.

Il Giro 2018 è servito per fargli acquisire più sicurezza. Nella Corsa Rosa ha raccolto due top ten nella generale in due anni consecutivi, la prima vittoria da professionista nella tappa da Chiavari a La Spezia nel 2015 e tanti piazzamenti significativi. Insomma, è in assoluto la gara in cui il giovane di Negrar è sempre riuscito a dimostrare il suo talento.

Ma manca quel pizzico di coraggio e di maturità in più. Sta di fatto che Formolo si è preparato in maniera diversa in vista di questo 2019, seguendo una preparazione più specifica, con tanti piccoli accorgimenti in bicicletta e con diversi ritiri tutti in prospettiva del Giro d’Italia. Vista la qualità del parterre che prenderà il via da Bologna, probabilmente non potrà ambire al podio, ma sta di fatto che quella vittoria in Catalunya dopo un digiuno di quasi quattro anni, è servita a rinforzalo e a credere di più in sé stesso. Magari ripartendo proprio da un trionfo di tappa, per poi vedere cosa di buono gli potrà riservare la tanto cara Corsa Rosa. Il suo soprannome parla già da sé, “Roccia” non ha intenzione di arrendersi, ed è giunto il momento di diventare grande.

 

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@lisa_guadagnini

Foto: Valerio Origo

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