Giro d’Italia 2019, l’esame di maturità di Gianni Moscon. Cronometro favorevoli: e se facesse classifica?

Mancano poco più di due settimane alla partenza da Bologna: lo splendido scenario del San Luca per aprire, con una breve cronometro individuale, il Giro d’Italia 2019. Al via, in terra romagnola, ci sarà anche Gianni Moscon, alla sua prima partecipazione assoluta nella Corsa Rosa. Il trentino sarà una delle punte del nuovo Team Ineos (che prenderà a maggio il posto del Team Sky): il capitano annunciato è ovviamente Egan Bernal, giovanissimo colombiano che punta dritto al Trofeo Senza Fine. 

Un inizio di stagione da dimenticare per una delle stelle del ciclismo tricolore. Puntava dritto alla Campagna del Nord, tra Giro delle Fiandre e Parigi-Roubaix, ma dei problemi fisici ad inizio anno (caduta all’UAE Tour e ritiro nella successiva Tirreno-Adriatico) lo hanno completamente bloccato, limitandone le prestazioni sulle pietre. Si sono visti alcuni segnali positivi (soprattutto alla Ronde), ma è mancata ovviamente la forma per poter far bene lungo tutta la corsa. Ora un periodo di pausa e poi l’obiettivo Giro.

Un vero e proprio esame di maturità per Gianni Moscon che non sarà chiamato al solo ruolo di gregario. Soprattutto nella prima settimana saranno tante le occasioni per far bene, a partire dalla cronometro iniziale: il campione d’Italia della specialità proverà a lasciare il segno (da sottolineare però rivali del calibro di Tom Dumoulin e Primoz Roglic) per cercare di vestire anche la Maglia Rosa. Difficile parlare di Moscon per la classifica: le salite alpine lunghe e dure sono ancora troppo lontane dalle caratteristiche del trentino, che però potrebbe provare nella trasformazione nei prossimi anni se dovesse trovare le sensazioni giuste.

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gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Valerio Origo