Giro d’Italia 2019: Tom Dumoulin a caccia del bis dopo il trionfo del 2017. Il percorso strizza l’occhio alla Farfalla di Maastricht

Per il terzo anno consecutivo Tom Dumoulin andrà a caccia della Maglia Rosa al Giro d’Italia. Il 28enne olandese tornerà sulle strade del Bel Paese per cercare nuovamente gloria dopo la vittoria nel 2017 e l’amaro secondo posto dello scorso anno. Nel 2018 il capitano della Sunweb sembrava infatti avere in pugno la vittoria, ma dovette dire addio alla doppietta al termine della memorabile tappa di Bardonecchia, in cui arrivò l’impresa di Chris Froome, che si prese poi il successo finale con 46” di vantaggio in classifica generale.

In questa edizione il nativo di Maastricht partirà nuovamente tra i favoriti, visto che il percorso si adatta particolarmente alle sue caratteristiche. Innanzitutto i 58,5 km a cronometro sono potenzialmente un grande vantaggio, visto che stiamo parlando del vicecampione iridato di questa specialità. Poi molti arrivi in salita sono adatti a passisti scalatori come lui, con ascese lunghe ma con pendenze non proibitive, dove il ritmo impresso da Dumoulin potrebbe fare la differenza. Inoltre l’olandese potrà difendersi al meglio anche nelle numerose tappe con brevi strappi, come già dimostrato lo scorso mese alla Tirreno-Adriatico.

Il capitano della Sunweb ha svolto una preparazione ben calibrata in vista del Giro d’Italia, seguendo lo stesso calendario delle precedenti stagioni, fatta eccezione per la Strada Bianche, a cui quest’anno non ha partecipato. Dopo il debutto all’UAE Tour ha corso come detto la Tirreno-Adriatico, in cui è riuscito a lottare con i migliori pur con una forma non certo ottimale e anche alla Milano-Sanremo ha dato segnali positivi, chiudendo all’undicesimo posto. La Classicissima è stata l’ultima corsa dell’olandese, che si è poi allenato sul Teide, per migliorare la resistenza in altura. Rivedremo in gara Dumoulin alla Liegi-Bastogne-Liegi, ultimo test prima del Giro d’Italia, in cui la Farfalla di Maastricht proverà a realizzare un bis che lo farebbe entrare di diritto nella storia di questa corsa.

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alessandro.farina@oasport.it

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Foto: Pier Colombo