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Foto: Valerio Origo
Si è concluso anche il secondo giro dell’Augusta Masters 2019, primo Major della stagione golfistica che si svolge come da tradizione presso il National Golf Club di Augusta, in Georgia (Stati Uniti). Nonostante alcune difficoltà legate alle condizioni atmosferiche e persino una breve interruzione per il pericolo di temporali nell’area di gioco, l’organizzazione è riuscita ad evitare la definitiva interruzione garantendo il regolare svolgimento del programma. Classifica cortissima e grande equilibrio sono state le caratteristiche di questa seconda giornata, oltre alla solita impressionante qualità dello spettacolo messo in campo dai protagonisti. La situazione a metà del torneo vede quindici giocatori in appena quattro colpi, con la lotta per il titolo ancora apertissima.
Soltanto buone notizie in chiave azzurra da parte di Francesco Molinari. Il fuoriclasse italiano è stato protagonista di un secondo giro sensazionale chiuso in 67 colpi con cinque birdie e nessun bogey e ha messo in mostra una solidità impressionante sotto ogni aspetto del proprio gioco. L’azzurro ha preso il via con lo score di -2 totalizzato nella giornata di ieri e ha trovato subito il birdie alla buca 3 grazie ad uno straordinario approccio a pochi passi dalla buca. Dove Molinari ha però fatto la differenza è stato nella parte centrale del percorso, con tre birdie in cinque buche (alla 8, alla 9 e alla 12) grazie in particolare ad un’eccellente confidenza con il gioco corto, forse l’unico aspetto che era parzialmente mancato nel primo giro. L’esemplificazione perfetta è il meraviglioso putt imbucato da quasi otto metri sul par 3 della buca 12, senza alcun dubbio uno dei colpi più belli dell’intera giornata. Dopo un ultimo birdie alla buca 15, l’azzurro è rientrato in clubhouse con la prima posizione provvisoria e con lo score complessivo di -7 dopo le prime 36 buche.
Parecchio affollata comunque la testa della classifica, con ben cinque giocatori con il medesimo punteggio. Francesco Molinari si trova infatti in compagnia degli australiani Jason Day (anche per lui giornata da -5 con sei birdie e un solo bogey) e Adam Scott (autore di un sensazionale eagle alla buca 15), dello statunitense Brooks Koepka (già in testa al termine della prima giornata) e del sudafricano Louis Oosthuizen (risalito alla grande con un giro in 65). Con un solo colpo di ritardo dalla prima posizione hanno poi chiuso altri quattro giocatori: tra questi gli statunitensi Dustin Johnson e Xander Schauffele (miglior giro di giornata terminato in -7), il sudafricano Justin Harding (all’esordio ad Augusta) e soprattutto l’idolo del pubblico di casa e non solo Tiger Woods. Rivedere il fuoriclasse americano, quattro volte vincitore del Masters, in lotta per le posizioni di vertice è uno spettacolo straordinario per tifosi e appassionati. Lo statunitense ha regalato almeno un paio di giocate memorabili, su tutte il secondo colpo alla buca 14 dal centro del bosco con cui ha raggiunto l’asta per firmare un incredibile birdie, e ha messo in mostra la condizione dei tempi migliori candidandosi con ottimi argomenti al successo finale.
La coppia formata dall’inglese Ian Poulter e dallo spagnolo Jon Rahm ha chiuso la top10 con lo score di -5, appena davanti ad un temibile quartetto statunitense composto da Patton Kizzire, Matt Kuchar, Phil Mickelson (+1 di giornata) e Charles Howell III. Menzione speciale per il tedesco Bernhard Langer, capace di chiudere le prime 36 buche con lo score complessivo di -1 in 29^ posizione all’età di 61 anni, e per l’inglese Matthew Fitzpatrick, autore di uno splendido giro in 67 colpi dopo la giornata difficile vissuta ieri (+6) con il quale è risalito fino alla 46^ posizione.
Diversi nomi sorprendenti infine tra coloro che non sono riusciti a superare il taglio, collocato a +3 e raggiunto da 65 giocatori grazie alla regola dei dieci colpi di distacco dal leader della classifica. Il n.1 del ranking mondiale Justin Rose ha pagato un’altra giornata troppo altalenante e ha chiuso con lo score complessivo di +4, lo stesso dello spagnolo Sergio Garcia, vincitore del torneo nel 2017 ma non apparso mai a suo agio in questi due giorni. Esclusi dal fine settimana anche l’inglese Danny Willett, dominatore dell’edizione del 2016 ma reduce da un periodo piuttosto complesso, e lo statunitense Brandt Snedeker, tre top10 in carriera ad Augusta.
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roberto.pozzi@oasport.it
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Foto: Valerio Origo