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Foto: Pier Colombo
Restano soltanto 18 buche alla conclusione del RBC Heritage 2019, torneo del PGA Tour in corso presso l’Harbour Town Golf Links di Hilton Head, in South Carolina (Stati Uniti). L’appuntamento non ha sorriso ai colori italiani: Francesco Molinari non è riuscito a superare il taglio chiudendo nel pomeriggio il proprio secondo giro (posticipato a causa delle condizioni atmosferiche avverse) in 72 colpi e fermandosi in 91a posizione con lo score complessivo di +4. L’azzurro è apparso poco brillante sin dalle prime fasi e ha accusato le fatiche della scorsa settimana, con il quinto posto all’Augusta Masters, salutando in anticipo la competizione. La stessa sorte è comunque toccata a giocatori di assoluto valore come gli statunitensi Bryson DeChambeau, Cameron Champ e Keith Mitchell, il sudafricano Justin Harding e il tedesco Martin Kaymer.
La conclusione del terzo giro nella notte italiana ha visto invece lo statunitense Dustin Johnson, tornato n.1 del ranking mondiale proprio la scorsa settimana, guadagnare la testa della classifica in solitaria con lo score di -10 per il torneo. Il giocatore americano ha messo a segno un -3 di giornata, ma può sicuramente rammaricarsi per le ultime due buche, chiuse entrambe con il bogey, che hanno riavvicinato notevolmente gli avversari. Il terzetto in seconda posizione, composto dall’inglese Ian Poulter, dallo slovacco Rory Sabbatini e dall’irlandese Shane Lowry (che ha perso il comando della classifica dopo un terzo giro pari con il par), ha infatti al momento un solo colpo di ritardo.
Perfettamente in lotta per il successo finale anche coloro che compongono il sestetto in quinta posizione con lo score complessivo di -8, ovvero gli statunitensi Patrick Cantlay (autore del miglior giro di giornata in 65), Scott Piercy e Trey Mullinax, il rappresentante di Cina Taipei C.T. Pan, il sudcoreano K.J. Choi e l’argentino Emiliano Grillo. Da non sottovalutare anche la coppia americana formata da Matt Kuchar e Sam Burns, appena fuori dalle prime dieci posizioni con lo score di -7 e potenzialmente molto pericolosa nell’ultimo giro. La classifica è comunque ancora piuttosto corta e l’ultimo giro si annuncia estremamente avvincente ed appassionante.
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roberto.pozzi@oasport.it
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Foto: Pier Colombo