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Foto: Marcio Jose Bastos Silva / Shutterstock.com
Le strade della capitale del Massachusetts (Stati Uniti) si preparano ad ospitare la Maratona di Boston 2019, la più antica 42 km al mondo nata nel lontano 1897. La corsa andrà in scena come da tradizione il terzo lunedì del mese di aprile, in onore del Patriots’ Day, e vedrà in gara diversi protagonisti di primo piano della scena internazionale. Le condizioni atmosferiche si annunciano particolarmente complesse, con pioggia e vento che dovrebbero rendere ancora più impegnativa la prova. La 123ma edizione presenterà al via soltanto 30mila iscritti dal momento che la necessità di un tempo minimo (3h05 per gli uomini, 3h55 per le donne) limita il numero dei partecipanti e agevola le operazioni anche dal punto di vista organizzativo
Dopo la spettacolare e avvincente edizione dello scorso anno, con trenta gradi e un acquazzone torrenziale a rendere imprevedibile l’esito finale, le aspettative di tifosi e appassionati saranno alle stelle. Tra gli uomini più attesi spicca naturalmente il giapponese Yuki Kawauchi, vincitore lo scorso anno con il tempo di 2:15:54 (il più lento dal 1976), che vanta un personale di 2:08:14 e questa stagione ha già corso in 2:09:21 alla Maratona del Lago Biwa. Lo sfidante più accreditato è sicuramente l’etiope Lelisa Desisa (2:04:45), trionfatore a New York in novembre e già sul gradino più alto del podio a Boston nel 2013 e nel 2015. Attenzione anche al keniano Geoffrey Kirui (2:06:27), il grande deluso della passata edizione, al keniano Lawrence Cherono (2:04:06), che vanta il miglior personale tra gli atleti in gara, corso ad Amsterdam in ottobre, e all’etiope Lemi Berhanu Hayle (2:04:33), vincitore nel 2016 ma ritiratosi nelle ultime due occasioni.
Stellare il campo partenti anche al femminile, dove a difendere il titolo sarà l’americana Desiree Linden, protagonista di un’autentica impresa nel 2018 con la quale ha riportato gli Stati Uniti in trionfo a distanza di 33 anni dall’ultima occasione. La 35enne californiana detiene un personale di 2:22:38 e dovrà fare grandissima attenzione alle temibili avversarie. L’etiope Worknesh Degefa (2:17:41) e la keniana Edna Kiplagat (2:19:50) rappresenteranno le principali favorite. La prima ha nettamente il miglior personale tra le atlete iscritte, mentre la seconda può vantare in bacheca due titoli mondiali nella specialità (2011 e 2013) e la sorprendente vittoria a Boston nel 2017. Da tenere in grande considerazione anche l’etiope Mare Dibaba (2:19:52) e la kenyana Betsy Saina (2:22:56), che partiranno subito alle spalle delle due connazionali nei favori della vigilia.
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roberto.pozzi@oasport.it
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Foto: Marcio Jose Bastos Silva / Shutterstock.com
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