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Masters 1000 Montecarlo 2019: Fabio Fognini cerca l’impresa contro Rafael Nadal

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La seconda semifinale del Masters 1000 di Montecarlo sarà la più nobile: la disputeranno lo spagnolo Rafael Nadal, numero 2 del mondo e vincitore di questo torneo per ben 11 volte, e Fabio Fognini.

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Il 32enne maiorchino giocherà la sua 69esima semifinale in un Masters 1000 e la quattordicesima nel torneo del Principato nel quale ha perso soltanto 4 partite su 75. Inutile dire che il favorito del match è lui, ma Rafa ha evidenziato qualche pecca nel match dei quarti di finale contro l’argentino Guido Pella, il quale peraltro ha giocato la partita della vita: lo spagnolo nel primo set, vinto poi al tie-break, ha perso per tre volte consecutive il servizio nei tre turni iniziali mentre sul 5-2 del secondo ha servito per il match ma ha ceduto la battuta a zero, chiudendo comunque la pratica nel game successivo sul servizio dell’avversario.

Fognini giocherà invece la sua terza semifinale in un 1000, l’ultima l’aveva disputata a Miami nel 2017 ma a questo punto del torneo a Montecarlo c’era arrivato anche nel 2013, quando raccattò solamente tre game contro Novak Djokovic, il grande assente di queste semifinali, che subito dopo sconfisse Nadal in finale. Il 31enne di Arma di Taggia ha invece evidenziato contro il croato Borna Coric nel quarti il suo solito modo di essere protagonista di una partita di tennis, problemi fisici a parte: indolenza, nervosismo e assenza quasi assoluta dalla partita fino all’1-6 0-2 poi il suo avversario ha cominciato piano piano a sbagliare qualcosa, poi sempre di più, e Fabio è stato bravo ad accorgersene e a ribaltare una situazione molto difficile, per diventare quasi ingiocabile nel terzo set portandosi a casa il match per 1-6 6-3 6-2. In questo modo tornerà a essere il numero 1 italiano nella prossima classifica ATP a fine torneo a spese di Marco Cecchinato.

Insomma, né Rafa né Fabio hanno giocato al meglio e con continuità, cosa strana soprattutto per Nadal, ma i precedenti parlano chiaro: lo spagnolo è in vantaggio per 11-3. Una statistica però dà un piccolo incoraggiamento agli appassionati italiani: su 8 sfide sulla terra battuta tra i due protagonisti, Fognini ne ha vinte due e non sono molti i giocatori ad aver fatto altrettanto contro Nadal quantomeno sul rosso. Tutti e tre i successi di Fognini su Nadal sono arrivati nel 2015, i due sulla terra a Rio de Janeiro e a Barcellona, il terzo nell’epica partita degli US Open nella quale rimontò da due set sotto contro il maiorchino.

Questo per dire che Fognini è capace di tutto, nel bene e nel male, e Nadal sa benissimo quello che rischia se dovesse far entrare subito in partita il ligure come ha fatto con Pella: non a caso nell’ultimo confronto diretto giocato l’anno scorso a Roma, Rafa dovette cedere il primo set a Fabio prima di dominare nel secondo e nel terzo. Sarà una partita dal contrasto tra due stili diversi e due modi diversi di interpretare il tennis: la follia e la fantasia di Fognini contro la fisicità e la solidità di Nadal, il giocatore più concreto che sia mai apparso su un campo da tennis in terra battuta.

 

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Foto: Lapresse

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