MotoGP
Moto2, Nicolò Bulega: “Non vedo l’ora di tornare a Jerez, spero che il braccio non mi dia fastidio”
Il Gran Premio di Spagna 2019 del Motomondiale è alle porte, dato che si correrà nel prossimo weekend, e vedrà il ritorno nella categoria mediana di Nicolò Bulega in sella alla sua moto del team Sky Racing VR46. Il pilota emiliano, infatti, è stato costretto a saltare la tappa di Austin, in seguito all’operazione al braccio post-GP di Argentina. Questo rientro nei ranghi è stato la giusta occasione per una lunga chiacchierata con il sito MotoGP.com. Andiamo a conoscere gli spunti più interessanti dell’intervista.
Per il classe 1999 lo sbarco in Moto2 è stato quanto mai emozionante. “Salire per la prima volta sulla Moto con motore Honda, mi ha fatto capire di essere in un altro mondo rispetto alla Moto3. Mi sembrava di avere per le mani una moto vera con più potenza e velocità. Quando ho provato la Triumph ho avuto un po’ la stessa sensazione. Sono molto contento di questo salto di categoria e di questa bella opportunità. Rispetto alla Moto3, considerato che sono altro 1.80, sono decisamente più comodo in sella e mi consentirà di esprimere meglio il mio stile di guida. Tra test e prime gare le sensazioni sono state più che positive e non vedo l’ora di tornare in sella a Jerez”.
Gli aspetti da migliorare, ovviamente, non mancano: “Devo fare esperienza sulla gestione dell’intera gara: partenza e primi giri, consumo delle gomme e fasi finali. Rispetto alla Moto3 c’è meno bagarre ed è fondamentale rimanere competitivi sul long run per riuscire ad essere performanti fino alla bandiera a scacchi”.
Il rapporto con Luca Marini sembra essere iniziato con il piede giusto. “Luca conosce bene la categoria ed è tra i piloti più esperti. Dopo gli ottimi risultati ottenuti lo scorso anno abbiamo impostato un sistema di lavoro per valorizzare il gioco di squadra. Lui mi da una gran mano, ma anche il team: meccanici e tecnici hanno una gran esperienza da poter sfruttare”.
Il ritorno alle gare dopo l’operazione non sarà semplice: “Ovviamente mi è dispiaciuto non poter partire per gli USA, ma per la sindrome compartimentale non c’è altro rimedio che l’intervento chirurgico. Con il Team, abbiamo preferito farlo il prima possibile per tornare competitivi per le gare in Europa. Jerez è una delle mie piste preferite, sono sempre andato forte e ho ottenuto tanti bei risultati. Spero di fare bene e non avere dolore al braccio. La riabilitazione, comunque, sta procedendo nel migliore dei modi”.
Gli obiettivi per la stagione sono chiari: “E’ il primo anno in Moto2, sia in Qatar che in Argentina sono andato bene, anche se in gara non ho raccolto molto. Poi l’infortunio e ora la ripartenza da Jerez. L’obiettivo è fare quanta più esperienza possibile, imparare e lottare per il titolo di rookie of the year”.
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alessandro.passanti@oasport.it
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