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MotoGP, analisi prove libere GP USA 2019: la Yamaha stupisce, ma Marquez rimane il favorito. Ducati, dove sei?

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La prima giornata di prove libere del Gran Premio degli Stati Uniti 2019 della MotoGP ha preso il via con una sorpresa non da poco. Sul Circuit of The Americas, infatti, non c’è Marc Marquez davanti a tutti nella classifica generale. Lo ha preceduto, con pieno merito e costanza di rendimento, Maverick Vinales. Lo spagnolo ha sfruttato una Yamaha in gran spolvero per fissare il miglior tempo assoluto scendendo sotto il muro del 2:04 e inanellando una bella serie di giri veloci. La bontà della M1 è confermata dal terzo crono di Valentino Rossi che, a sua volta, ha dimostrato come la moto di Iwata abbia compiuto passi in avanti notevoli.

Non era per nulla scontato, ma è avvenuto. Sia Vinales sia Rossi si sono messi in mostra con un mezzo competitivo in ogni settore, sia in curva sia nei tratti guidati, cedendo qualcosa nei confronti di Marquez solamente nel T3, il settore con le curve più secche e da conduzione. Se anche domani ed in gara i due yamahisti sapranno confermarsi, per il campione del mondo si annuncia una caccia alla settima vittoria di fila ad Austin più complicata del previsto. Il Cabroncito, com’è ben noto, detta legge al COTA sin dal 2013, ma oggi non ha avuto campo libero. I rivali non mancano, ma la sua superiorità sarà tutta da dimostrare. La sua Honda (che ha provato il deflettore davanti alla gomma posteriore in stile-Ducati) è ideale per la conformazione della pista statunitense e, come sempre, quando servirà il numero 93 saprà dare la giusta zampata.

Chi, invece, ha marcato visita, è stata senza dubbio la Ducati, quantomeno il team ufficiale. Andrea Dovizioso ha concluso solamente all’11esimo posto, mentre Danilo Petrucci non è andato oltre il 13esimo. Un risultato che stride se si pensa a Jack Miller nei piani alti con la Ducati del team Pramac, e Francesco Bagnaia decimo con la GP18. I portacolori del team ufficiale sono chiamati alla riscossa, ma domani avranno un avversario in più: la pioggia. Secondo le previsioni meteo di Austin, infatti, la FP3 sarà con gli ombrelli aperti, per cui i tempi di oggi serviranno per evitare la Q1. Un rischio in più per la scuderia di Borgo Panigale che in Texas non ha mai brillato ma che, visto il proprio potenziale, deve e può fare di più.

Al momento il Gran Premio degli Stati Uniti sembra un duello tra Marc Marquez e le Yamaha, e non era facilmente pronosticabile. Vedremo se anche il sabato del COTA confermerà l’assunto e se, addirittura, il regno del campione del mondo sulla pista americana sarà messo in dubbio.

 

 

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alessandro.passanti@oasport.it

Twitter: @AlePasso

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Foto: Maverick Vinales Hafiz Johari / Shutterstock.com

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