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MotoGP, Valentino Rossi la stella cometa di una Yamaha in risalita. Affonda ancora Maverick Vinales

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Il Gran Premio di Argentina 2019 della MotoGP lascia i due piloti della Yamaha in condizioni completamente opposte, andando a rinforzare i primi “exit-poll” di Losail. Valentino Rossi è ancora il faro della scuderia di Iwata, anche a 40 anni suonati. Dall’altra parte del box, invece, Maverick Vinales esce con le ossa rotte da Termas de Rio Hondo, e non stiamo parlando dello sfortunato incidente che lo ha messo fuori causa a pochi chilometri dall’arrivo, dopo il contatto con Franco Morbidelli, guarda caso un altro rappresentante della Yamaha.

I due protagonisti hanno un morale assolutamente antitetico. Valentino Rossi, come si è visto sul podio (che, va detto, gli sfuggiva dal Gran Premio di Germania del Sachsenring di luglio) è soddisfatto. Sia delle sue prestazioni, sia delle condizioni della sua M1, una moto che sta iniziando a muovere qualche passo in avanti incoraggiante. A livello di motore, e potenza pura, è ancora distante da Ducati e Honda (che ha messo in mostra un salto di qualità notevole sotto questo punto di vista) ma i difetti delle ultime annate sembrano in via di miglioramento. Non è dato sapersi se sia stato un semplice caso, ma dal warm-up del Gran Premio del Qatar, il “Dottore” ha cambiato marcia. Era appena 14esimo in griglia, dopo una qualifica da mani nei capelli. Da quel momento ha disputato una gara di Losail che lo ha visto quinto all’arrivo ad appena sei decimi da Andrea Dovizioso, mentre ieri a Termas de Rio Hondo ha centrato la piazza d’onore battagliando alla pari, quantomeno, con lo stesso ducatista. Un progresso eclatante, che ridà nuova spinta al team ed al pilota in vista di una stagione che, per quanto si sta intravedendo ora, potrebbe regalare soddisfazioni maggiori rispetto alle due precedenti.

Di tutt’altro tenore, invece, il morale di Maverick Vinales. Lo spagnolo, gira e rigira, non azzecca mai la domenica giusta. Nelle prove libere in questo 2019 sta facendo capire che la M1 gli piace e con lei si trova bene. Con il passare del tempo sviluppa un buon assetto e, sia a Losail sia in Argentina, in qualifica fa ottime cose. Pole position nel deserto qatariota, secondo posto a Termas de Rio Hondo. La gara, invece, vede sparire il catalano. Partenze pessime, rimonte dalla pancia del gruppo che, come si è visto, non stanno riuscendo e magri risultati. Tutta la fiducia espressa dopo i test pre-stagionali è andata regolarmente in fumo nei primi due appuntamenti della stagione. Ed ora il distacco dalla vetta si fa già ampio, come quello nei confronti di Valentino Rossi che, in questo primo scorcio di campionato, lo ha battuto due volte su due. Se oggi, oggettivamente, ci poteva anche stare, il ko di Losail, partendo primo contro 14esimo, è come gettare sale sulla ferita.

La Yamaha sembra indirizzata su due strade diverse, e con due piloti in un momento completamente opposto. Valentino Rossi vuole proseguire a cavalcare l’onda, mentre Maverick Vinales deve a tutti i costi evitare di “affogare” nei suoi dubbi e nella negatività. Come proseguirà il Mondiale MotoGP 2019 per la scuderia di Iwata? I binari sembrano tracciati. Vedremo se il “Dottore” sarà bravo a rimanerci sopra, e se lo spagnolo uscirà dai suoi attuali, per tornare a dimostrare il suo reale valore. Il Gran Premio di Austin, tra due settimane, ci darà nuove risposte importanti.

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alessandro.passanti@oasport.it

Twitter: @AlePasso

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Foto: Valerio Origo

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