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NBA 2019, i risultati della notte (11 aprile). Finisce la stagione regolare, i Pistons agguantano l’ottavo posto a Est. Dwyane Wade chiude la carriera

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I giochi sono fatti: l’ultima giornata della stagione regolare di NBA, con undici partite, ha definito la griglia dei playoff che porteranno alle Finals di giugno. Dal pomeriggio italiano di sabato 13 saranno in sedici a sfidarsi per l’anello cui ogni giocatore di pallacanestro ambisce.

La notizia più importante riguarda i Detroit Pistons, che con la vittoria sui New York Knicks per 89-115 formalizzano la qualificazione ai playoff, che era ancora matematicamente in bilico. 27 punti di Luke Kennard e 20 con 18 rimbalzi di Andre Drummond risultano utili alla causa, mentre nel roster di New York nessuno gioca più di 29 minuti, con John Jenkins top scorer a quota 16.

Anche se avessero perso, i Pistons si sarebbero qualificati comunque a causa della sconfitta casalinga degli Charlotte Hornets, battuti per 114-122 dagli Orlando Magic in cerca del sesto posto a Est. Nonostante i 43 punti di Kemba Walker, gli Hornets devono soccombere di fronte ai 35 di Terrence Ross e ai 27 di Aaron Gordon. La citata sesta posizione, però, rimane dei Brooklyn Nets, vittoriosi per 113-94 sui Miami Heat nell’ultima partita della carriera di Dwyane Wade, che la corona con una tripla doppia da 25 punti, 11 rimbalzi e 10 assist.

Senza scendere in campo, cambia il destino degli Houston Rockets, che osservano da lontano i Portland Trail Blazers battere per 136-131 i Sacramento Kings e soffiare loro il terzo posto a Est. Nonostante un mostruoso secondo quarto da 48 punti dei Kings, trascinati da 20 punti di Marvin Bagley III, alla fine l’uomo del match (in cui i Blazers ruotano a sei) diventa Anfernee Simmons con 37 punti, menre Skal Labissiere ne assomma 29 con 15 rimbalzi.

I leader della Eastern Conference, i Milwaukee Bucks, possono permettersi di cadere contro gli Oklahoma City Thunder (116-127), che così confermano il sesto posto a Ovest ed evitano il sorpasso di Spurs e Clippers. Russell Westbrook chiarisce le sue intenzioni con una tripla doppia da 15, 11 e 17, ma i mattatori della serata sono Dennis Schroder con 32 punti e Jerami Grant con 28, mentre dall’altra parte, con le stelle a riposo e la rotazione a otto, si mettono in luce Tim Frazier con 29 punti (giocando tutti e 48 i minuti) e Bonzie Colson (21).

Vanno all’overtime Los Angeles Clippers e Utah Jazz, con vittoria dei primi per 143-137 grazie a 24 punti di Montrezl Hazell partendo dalla panchina e a 13 in quasi 25 minuti di Danilo Gallinari, mentre ai Jazz non bastano i 40 di Grayson Allen, che approfitta di una giornata in cui metà del roster titolare è a riposo in vista dei playoff. I San Antonio Spurs battono i Dallas Mavericks per 105-94 con 34 punti di LaMarcus Aldridge, con Marco Belinelli che si risparmia (2 punti in 17 minuti e mezzo), ma questa resterà nella storia come l’ultima partita di Dirk Nowitzki, che gioca gli ultimi 31 minuti e 33 secondi della sua carriera mettendo a segno 20 punti e 10 rimbalzi.

Vittoria anche per i Denver Nuggets, che riescono a sfuggire a un certo numero di complicazioni battendo i Minnesota Timberwolves per 99-95 con 29 e 14 rimbalzi di Nikola Jokic, che neutralizza i 25 di Andrew Wiggins e porta a compimento la missione secondo posto a Ovest.

Con le preoccupazioni per la possibile serietà dell’infortunio occorso a Steph Curry che si diradano, i Golden State Warriors perdono a Memphis, contro i Grizzlies, per 132-117, ma non si preoccupano perché la prima posizione della Western Conference era già ampiamente decisa: i motivi di interesse della notte diventano i 32 punti di Jevon Carter e la tripla doppia di Delon Wright (13 punti, 11 rimbalzi, 11 assist). Altre due partite rientrano nella categoria della sostanziale inutilità: gli Indiana Pacers vanno ad Atlanta per battere gli Hawks in un finale thriller, nel quale Taurean Prince (23 punti) segna la tripla del 134-132 a 1″1 dalla fine, ma Bembry commette un fallo non proprio intelligente su su Edmond Summer, che corona la sua serata da 22 punti con i tre liberi del 134-135. Top scorer è però TJ Leaf con 28, seguito da Tyreke Evans con 27. Infine, i Philadelphia 76ers sbrigano la pratica Chicago Bulls per 125-109, lasciando una notte di gloria a Jonathon Simmons con 20 punti, mentre dall’altra parte Walter Lemon ne segna 20.

Questi i risultati dell’ultima notte di regular season NBA:

Atlanta Hawks-Indiana Pacers 134-135
Brooklyn Nets-Miami Heat 113-94
Charlotte Hornets-Orlando Magic 114-122
New York Knicks-Detroit Pistons 89-115
Philadelphia 76ers-Chicago Bulls 125-109
Memphis Grizzlies-Golden State Warriors 132-117
Milwaukee Bucks-Oklahoma City Thunder 117-126
San Antonio Spurs-Dallas Mavericks 105-94
Denver Nuggets-Minnesota Timberwolves 99-95
Los Angeles Clippers-Utah Jazz 143-137 dts
Portland Trail Blazers-Sacramento Kings 136-131

La griglia dei playoff si compone nel modo che segue, ricordando che i Bucks avranno sempre il vantaggio del fattore campo a causa del miglior record (60-22) in regular season:

Golden State Warriors-Los Angeles Clippers
Houston Rockets-Utah Jazz
Portland Trail Blazers-Oklahoma City Thunder
Denver Nuggets-San Antonio Spurs

Milwaukee Bucks-Detroit Pistons
Boston Celtics-Indiana Pacers
Philadelphia 76ers-Brooklyn Nets
Toronto Raptors-Orlando Magic

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federico.rossini@oasport.it

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Foto: Matteo Marchi

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