Nuoto, Assoluti Riccione 2019. La “generazione 2000” si tingerà di azzurro? Ecco i giovani da seguire

Il ricambio è già in atto e dopo Tokyo 2020 sarà il momento per la “generazione 2000” di prendere in mano le redini della Nazionale azzurra di nuoto. Per ora agli Assoluti ci si accontenterebbe di qualche qualificazione ai Mondiali e di risultati all’altezza di quelli ottenuti finora dal gruppo di giovani più interessanti che non ha mancato di mettersi in mostra anche agli ultimi Criteria di Riccione, mentre qualcosa in più si attende da chi ha già mostrato le sue qualità nelle scorse stagioni, quattro nomi su tutti: Cusinato, Burdisso, Ceccon e Martinenghi che potrebbero andare a Gwangju a recitare un ruolo da protagonisti, quantomeno a caccia di un posto nella finale iridata delle gare di cui sono specialisti.

GIOVANI DA FINALE. Iniziamo da loro, i “giovani da finale”. Thomas Ceccon è l’atleta su cui si concentrano gran parte delle attenzioni degli addetti ai lavori. Fisico da campione, maturità che sta arrivando, determinazione, capacità di reggere la pressione: potrebbero esserci gli ingredienti per costruire un campioncino del futuro ma il ragazzo è ancora tutto da costruire a livello assoluto e l’appuntamento di Riccione è molto importante in questo senso.

Federico Burdisso, dopo l’exploit europeo della passata stagione, vuole riconfermarsi sui 200 farfalla. E’ ancora giovanissimo ma cresce e si migliora progressivamente e si fa trovare pronto quando viene chiamato in causa. Sono tutti indizi che iniziano a fare una prova. Nicolò Martinenghi sembra già un veterano ma ai Criteria c’era anche lui e non a caso. Ha la rabbia in corpo di chi ha saltato una stagione e vuole dimostrare di essere il più forte di tutti e la rivalità con Scozzoli può farlo crescere ulteriormente. Ilaria Cusinato, infine, ha già dimostrato quanto vale agli Europei e alla corte di Morini può crescere ancora fino a giocarsi traguardi ambiziosi. E’ il primo dei due anni della verità per la mistista veneta.

I FUTURIBILI. C’è poi un gruppo di giovani molto interessanti, chiamati alcuni per la prima volta a confrontarsi davvero con i più forti della specialità. A livello giovanile hanno già avuto modo di mettersi in evidenza e dovessero lanciare qualche segnale positivo anche a Riccione potrebbero entrare nel “club” dei futuribili. L’Italia non smette di sfornare talenti nel mezzofondo, sia maschile che femminile, e in questo ambito ci sono alcuni atleti molto interessanti come Marco De Tullio, entrato a far parte del gruppo di Stefano Morini a Ostia, Johannes Calloni e, tra le ragazze, Giulia Salin, già sulle orme di Simona Quadarella.

In campo maschile nella farfalla attenzione ad Alberto Razzetti, già in evidenza lo scorso anno nella parte dedicata alla vasca corta, nel dorso Michele Lamberti, figlio d’arte, è il nome più in evidenza, nella rana Alessandro Fusco potrebbe essere il futuro, mentre nello stile libero veloce Devis Zorzetto è il nome da seguire.

In campo femminile il 2019 potrebbe essere l’anno della ranista Anna Pirovano, già più volte in Nazionale, ma anche quello dell’esplosione di due pluri-vincitrici tra i giovani, la bolognese Costanza Cocconcelli, specialista del dorso e dei misti e la dorsista Giulia D’Innocenzo, senza dimenticare Tania Quaglieri che in Nazionale ha già avuto modo di mettersi in evidenza. Occhio anche alla dorsista Karen Asprissi, alla specialista dello stile libero veloce Letizia Memo e dei 200 stile libero Martina Cenci. Nella farfalla il nome nuovo è quello di Helena Biasibetti.

LE GIOVANISSIME. Le ragazze, si sa, maturano in fretta ed alcune di loro sembrano avere già raggiunto un ottimo livello seppure giovanissime. Il nome sulla bocca di tutti è quello di Benedetta Pilato, che nei 50 rana ha il terzo tempo di iscrizione dall’alto dei suoi 14 anni ancora da compiere ma attenzione anche a Martina Ratti, specialista dei 400 misti, classe 2003, Sofia Sartori, classe 2004, specialista dei 200 farfalla e Erika Francesca Gaetani, 15 anni ancora da compiere e già fra le migliori in Italia nel dorso.

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