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Nuoto, Campionati Italiani 2019: la rabbia famelica del ritrovato Gabriele Detti

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Un film già visto. Era aprile 2016 e Gabriele Detti arrivava da un anno di inattività a causa della mononucleosi che lo aveva inchiodato nella stagione dei Mondiali di Kazan. Rientro fra mille dubbi, tempi da urlo e doppio bronzo olimpico a Rio.

Oggi la situazione era più o meno la stessa ma della storia si conosce solo la prima parte. Dopo l’anno di stop per via dei problemi alla spalla, Detti è tornato più forte di prima o, come ha tenuto a sottolineare lui stesso, forte come prima visto che ha eguagliato il suo record italiano dei 400 stile libero. Niente era scontato ma per Detti i lunghi periodi di inattività quasi non sembrano pesare, anzi paiono dargli l’impulso e la rabbia agonistica per inseguire nuovi traguardi. 

Il cinese Sun Yang aveva fatto segnare 3’43″73 qualche giorno fa ai campionati nazionali, Detti ha risposto da par suo facendo meglio di quattro decimi e lanciando un segnale ben chiaro in vista della sfida mondiale. E’ vero, il livornese allievo e nipote di Stefano Morini è campione del mondo degli 800 stile libero e quella sembra la distanza disegnata apposta per lui ma l’impressione è che non si sentirà realizzato fin quando non riuscirà a salire sul gradino più alto del podio sui 400, specialità che sente sempre più sua e nella quale ha dimostrato a che oggi di avere ampi margini di miglioramento.

Di certo si può dire che l’infortunio alla spalla non ha lasciato strascichi dal punto di vista fisico. Detti sta bene, ha lavorato con grande intensità e ora ha un obiettivo in più: quello di far crescere il suo compagno di stanza e allenamento Marco De Tullio con cui sembra si sia creata l’alchimia giusta per creare una nuova coppia di grande spessore sui 400 stile. Erano sul podio uno accanto all’altro e andranno a Gwangju assieme: il presente e il futuro del mezzofondo italiano. Stefano Morini non sbaglia un colpo.

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