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Nuoto, Federica Pellegrini e il nono mondiale: l’amore per la vasca continua sognando i Giochi

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Federica Pellegrini e ancora Federica Pellegrini. La seconda giornata degli Assoluti di nuoto a Riccione ha il suo marchio e non c’era neanche da dubitarlo. Lo si intuisce anche dal pubblico presente sugli spalti dell’impianto romagnolo o dalla folta schiera di fotografi e giornalisti al seguito per annotare considerazioni e impressioni del darsi in vasca della campionessa di Spinea.

E così sarà il nono Mondiale per lei. Una storia iniziata nella 4×100 stile libero a Barcellona nel 2003 e portata avanti con medaglie e record del mondo dal 2005 (Montreal) fino al 2017, con il trionfo di Budapest (Ungheria), sconfiggendo l’alieno Katie Ledecky con un’ultima vasca entrata nella leggenda. Lì qualcosa si era interrotto, dopo la decisione di terminare il sodalizio con i suoi amati 200 stile libero.

Qualcuno l’ha chiamato anno sabbatico, lei l’ha definita esigenza di dedicarsi ad altro per recuperare energie e motivazioni per regalarsi la quinta Olimpiade. Il suo reale obiettivo è quello perchè con quei Giochi ha un conto in sospeso, ricordando quel quarto posto a Cinque Cerchi che fa ancora male. Da quel giorno, le rivincite non sono mancate e i titoli in vasca corta a Windsor (Canada) e nella Duna Arena sono emblematici.

L’1’56″60 è tempo da top-3 mondiale molto parziale, è sintomo che qualcosa da affinare ancora c’è. L’azzurra, però, messe da parte le voglie di dedicarsi alla tv per il momento, vuol gettare il cuore oltre l’ostacolo in piscina per arrivare in Giappone e onorare la sua splendida carriera. L’impressione è che, ancor più di Gwangju (sede della rassegna iridata), il mirino sarà puntato sulla piscina del Sol Levante.

 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: Shutterstock.com

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