Pattinaggio Artistico

Pattinaggio artistico, World Team Trophy 2019: la grande prova di Marina Piredda, nuova stella azzurra

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C’è luce dopo Carolina Kostner. Lo abbiamo sempre pensato, oggi possiamo dirlo con tranquillità. La giovanissima Marina Piredda è stata infatti protagonista di due prove di grande caratura al World Team Trophy 2019, gara a squadre di pattinaggio artistico andata in scena questa settimana a Fukuoka (Giappone), conquistando un punteggio totale di 180.55, risultato, come già specificato dall’analista di sport invernali Massimiliano Ambesi, raggiunto in Italia solo dalla regina altoatesina.

Andiamo con ordine. Già nello short program l’atleta di Cavalese allenata da Joanna Szczypa aveva ben convinto, completando con maestria la bella combinazione triplo toeloop/triplo toeloop, il triplo lutz e il doppio axel, raggiungendo 60.33 punti (34.13, 26.20). Nel segmento più lungo la pattinatrice tesserata con la Fiemme On Ice si è letteralmente superata, atterrando elementi di grande qualità come la combinazione iniziale doppio axel/euler/triplo salchow, il triplo flip e il triplo salchow, alzando l’asticella nella seconda parte del programma inserendo due tripli lutz, uno singolo e l’altro in combinazione con il doppio toeloop, e doppio axel/triplo toeloop. Raccogliendo livello 4 in tutte e tre le trottole del programma, altro fattore da non sottovalutare, Marina ha chiuso la gara guadagnando la bellezza di 120.22 (64.85, 55.37) conquistando la settima posizione superando pattinatrici quotate come le francesi Meite e Lecavelier e la canadese Gabrielle Daleman, realizzando una prestazione di grande livello davanti all’attento e competente pubblico giapponese.

L’azzurra ha inoltre dimostrato grande sangue freddo e senso della strategia, eseguendo l’importante combinazione con il lutz nella seconda metà dopo il passaggio a vuoto commesso a inizio programma, cambiando con grande fermezza spartito in corso d’opera. Capacità tecnica, buona qualità della pattinata ed intelligenza sono solo tre delle tante caratteristiche che, senza guardare troppo lontano (vedi Matteo Rizzo), mettono sul tavolo grandi presupposti e grandi speranze per il futuro. Ben fatto, Marina!

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Foto: ISU Figure Skating

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