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Scherma, Stefano Cerioni su Elisa Di Francisca: “L’obiettivo sono le Olimpiadi di Tokyo 2020 ma può vincere già una medaglia mondiale”

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Elisa Di Francisca punta con forza a Tokyo 2020 e per farlo ha deciso di riprendere un qualcosa che si era concluso, ovvero la collaborazione con Stefano Cerioni, l’ex campione olimpico (Seul ’88), suo maestro fin dagli albori, per una collaborazione poi interrotta dopo i due ori vinti a Londra 2012.  Il tecnico, lasciata la Russia con soddisfazioni non indifferenti nell’estate del 2016, aveva scelto di prendersi un periodo di “riposo” qualche mese, prima di tornare in scena ed affrontare una nuova avventura con due campioni del calibro di Race Imboden, fiorettista americano n. 2 attuale del ranking mondiale, e Ysaora Thibus, francese, argento iridato e battuta dalla nostra Alice Volpi in finale a Wuxi 2018, sempre nel fioretto, ovviamente sul versante femminile.

Ora il connubio con Di Francisca può rappresentare una svolta, tenendo conto del rientro alle gare della nostra portacolori, suggellato dalla vittoria ad Algeri a novembre, dopo essere diventata mamma: “Elisa voleva una persona di fiducia che riuscisse a seguirla da vicino in questo cammino, lungo poco più di un anno. Prima ho parlato naturalmente col presidente Scarso. Dopo il suo ok ho detto: “Si, possiamo partire”“, ha rivelato Cerioni, intervistato da La Gazzetta dello Sport. Il tecnico si è focalizzato sulla ripresa agonistica della schermitrice, sottolineando la sua maturità accompagnata come sempre da eccellenti doti, ma dovendo lavorare per recuperare dal punto di vista atletico: “La sua cattiveria agonistica è rimasta la medesima, al pari delle capacità tecniche mentre sul piano fisico c’è da lavorare. A novembre ha vinto subito al rientro ad Algeri, poi ha sfiorato il bis a Torino, ma quei risultati sono frutto più della testa. Il tono muscolare è da rimettere in sesto e ci siamo subito attivati per lavorare in questo senso“.

E sugli obiettivi futuri, Cerioni non si nasconde, anzi rilancia: “Io sono convinto che Elisa possa non solo mettersi al passo dopo due anni e mezzo di vuoto, che è l’obiettivo principale, ma anche già vincere una medaglia mondiale“.

 

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Foto: Augusto Bizzi Federscherma

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