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Tennis, Fed Cup 2019: l’Italia sprofonda in Serie C. Obiettivo ricostruire, ma con quale futuro?

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Nel giorno del trionfo di Fabio Fognini a Montecarlo, in quel di Mosca il tennis femminile italiano toccava il punto più basso della sua storia con la retrocessione dell’Italia nella Serie C della Fed Cup. Dal prossimo anno, infatti, le azzurre giocheranno nei raggruppamenti zonali, per l precisione nel Gruppo I zona Europa-Africa con Olanda, Kazakhstan, Austria, Lussemburgo, Svezia, Polonia, Ucraina, Estonia, Serbia, Ungheria, Croazia, Grecia, Turchia e Slovenia.

Una situazione maturata dopo la sconfitta per 3-0 contro la Russia. Un netto successo delle padrone di casa, che non era mai stato in discussione fin dal momento del sorteggio, vista la notevole differenza tra le due squadre. L’assenza di Camila Giorgi ha, inoltre, cancellato anche le piccole speranze di poter espugnare Mosca, con la marchigiana che ha dovuto dare forfait per un problema al polso che la condiziona da inizio anno.

In campo sono scese le giovani Martina Trevisan e Jasmine Paolini, che hanno anche lottato e offerto delle discrete prestazioni contro le rivali russe. Purtroppo il gap da colmare con le avversarie è ancora tanto e le due italiane non sono riuscite a compiere un’impresa già quasi impossibile in partenza. La capitana Tathiana Garbin ha deciso di schierare loro e di lasciar fuori Sara Errani, proprio per far cominciare quel processo di rinnovamento che è necessario nel tennis femminile italiano.

L’Italia spera ora che la riforma della Fed Cup sia approvata in modo tale da non dover affrontare la Serie C, ma di passare direttamente alla fase di qualificazione per le finali di novembre. Un modello per la nuova Federation Cup simile a quello dell’attuale Coppa Davis, con la squadra azzurra che è diciottesima nel ranking e dunque iscritta al tabellone di qualificazione. Resta comunque la certezza che in questo momento questa squadra non ha assolutamente le possibilità di raggiungere un posto alle finali.

L’obiettivo ora è quello di provare a costruire qualcosa per il futuro. Giorgi resta la numero uno azzurra, ma dietro di lei c’è il vuoto più assoluto. Trevisan e Paolini sono due giocatrici che non sono ancora riuscite a superare il muro della Top 100, restando relegate in tornei di livello minore. Ancora peggiore è la situazione alle loro spalle, dove non si vede una sola tennista italiana dal futuro assicurato o che può almeno puntare ad un buon livello di classifica. I fasti della grande Italia di Pennetta, Schiavone e Vinci sono ormai lontani ricordi e nascondere i problemi dietro a quei successi ha portato solo all’attuale tracollo. 

 

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Foto: Jimmie 48/Shutterstock

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