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Tennis, Fed Cup 2019 Russia-Italia: azzurre sfavorite, servirà l’impresa per evitare la Serie C

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Ci siamo quasi: sabato e domenica al CSKA Indoor Track and Field Complex di Mosca su terra rossa al coperto andrà in scena lo spareggio del Gruppo Mondiale 2 di Fed Cup tra Russia e Italia. Si tratta di una sfida per non scendere nella Serie C della Davis femminile tra due nazioni che hanno fatto la storia recente di questa Coppa vincendola per quattro volte a testa tra il 2004 e il 2013, ma che in questo momento sono ben lontane dai fasti di allora, specialmente l’Italia. Delle nostre quattro “moschettiere” vincitrici o finaliste di Slam è rimasta soltanto Sara ErraniCamila Giorgi, come abbiamo già detto, al momento è la solita tennista dall’immenso potenziale incompiuto, Martina Trevisan e Jasmine Paolini sono giovanissime più che altro come esperienza ai livelli più alti, per motivi completamente diversi tra loro. Ma c’è una novità: la capitana azzurra Tathiana Garbin ha convocato come quinta una ragazza che giovanissima lo è anche di età, Elisabetta Cocciaretto, 18enne numero 688 del mondo.

Le russe avranno indubbiamente i loro punti di forza in Daria Kasatkina, numero 22 del mondo ma che l’anno scorso è entrata nelle top ten e che tuttavia quest’anno non ha avuto un inizio molto felice, e Anastasia Pavlyuchenkova, numero 34 ed ex top 15 che nel 2019 ha fatto una grande prestazione solo sul cemento degli Australian Open arrivando nei quarti di finale. Poi ci sono la 18enne Anastasia Potapova, numero 74 WTA, che se l’è cavata bene sul veloce a Brisbane e a Budapest, Natalia Vikhlyantseva, numero 113, che a Indian Wells ha tolto un set alla finalista del torneo Angelique Kerber, e infine c’è la quinta convocata, la “cenerentola” Vlada Koval, non ancora 18enne numero 564 del ranking.

Obiettivamente l’Italia dovrà fare una grande impresa per portare a casa il successo: a parte i precedenti in singolare tra le giocatrici, che sono 6-5 a favore delle russe, e i confronti diretti tra le due nazioni, che nel contesto attuale valgono meno di zero (3-2 per la Russia, che salgono a 5-2 comprendendo due sfide di quando c’era ancora l’Unione Sovietica), quello che temiamo farà la differenza a favore delle nostre avversarie sarà che loro giocheranno con il pubblico tutto dalla loro parte, ma soprattutto la loro media di classifica, 161 contro 250 delle nostre.

Per l’Italia, al di là di quello che sarà il risultato probabilmente negativo di questa sfida, c’è bisogno di ripartire verso una nuova generazione di campionesse, al momento molto difficile da intravedere, facendo respirare un po’ di aria da Grande Tennis alle nostre giovani per far loro acquisire un po’ di esperienza in modo tale che comincino a capire quali sono i loro limiti e dove invece hanno la possibilità di arrivare.

 

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Foto: Claudio Bosco / LivePhotoSport

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