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Tennis, Masters 1000 Montecarlo 2019: è il giorno degli italiani con Fognini, Cecchinato e il derby Seppi-Sonego

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A Montecarlo è tempo di primi turni, ancora senza i big impegnati, ma con un certo numero di incontri di valore da ammirare sui campi del torneo che in tanti, a dispetto del fatto che sia ufficialmente di organizzazione francese, ritengono quasi “il secondo ATP italiano” (fatto salvo il primo posto degli Internazionali di Roma).

Saranno quattro gli italiani impegnati: sul Campo Ranieri III ci sarà il debutto di Fabio Fognini, che viene da un periodo molto difficile e affronta il russo Andrey Rublev, un avversario piuttosto abituale. Cinque, infatti, sono i precedenti tra i due, con tre successi del ligure e uno del russo. Per la terza volta i due si affronteranno sulla terra rossa, ed in questo caso il bilancio è di 1-1.

Il vero campo degli italiani, però, sarà quello dei Principi: Marco Cecchinato, numero 11 del seeding, non è stato troppo fortunato: pescare il bosniaco Damir Dzumhur, infatti, significa dover alzare il proprio livello di gioco da subito, perché è vero che Dzumhur è sceso appena fuori dai primi 50 del ranking ATP, ma è ugualmente vero che non parliamo di un cliente facile. Curiosamente, però, è anche un giocatore che a Cecchinato, specialmente negli ultimi tempi, di fastidio ne dà poco: nei precedenti il siciliano conduce per 3-1 più un successo per forfait, e due di essi si sono avuti nell’ultimo anno. Non solo: per uno scherzo del destino, i due si erano già affrontati a Montecarlo sempre al primo turno nel 2018, e Cecchinato ha vinto con un netto 6-3 6-2.

Lo spazio, poi, sarà tutto di Andreas Seppi e Lorenzo Sonego, per un derby che vede l’altoatesino favorito, ma senza che il torinese sia del tutto chiuso nel pronostico. Resta da vedere in che modo Sonego possa aver digerito la mancata disputa dell’ultimo turno di qualificazione a causa del ritiro senza giocare dell’argentino Marco Trungelliti: quel che bisogna tenere a mente, però, è che viene da un buon momento e, oltretutto, a Miami qualche difficoltà a John Isner, poi finalista, l’ha creata.

Pochi, come accennato, gli incontri di reale interesse: quello forse più interessante è l’ultimo sul Ranieri III, con l’argentino Diego Schwartzman e il britannico Kyle Edmund uno di fronte all’altro. Non pare destare troppe preoccupazioni il debutto di Denis Shapovalov, perché il canadese è più forte del tedesco Jan-Lennard Struff.

Qualche simpatica curiosità dal torneo di doppio: oltre alla miglior coppia al mondo (ad oggi) formata dai francesi Pierre-Hugues Herbert e Nicolas Mahut, ne vedremo due particolari: Novak e Marko Djokovic in un caso (ed è molto intrigante la sfida con gli specialisti colombiani Juan Sebastian Cabal e Robert Farah) ed Alexander e Mischa Zverev.

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federico.rossini@oasport.it

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Foto: CP DC Press / Shutterstock

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