Arco
Tiro con l’arco, Coppa del Mondo Medellin 2019: in Colombia brilla il terzetto dell’olimpico femminile, azzurri in difficoltà nelle gare individuali
La prima tappa della Coppa del Mondo 2019 di tiro con l’arco outdoor si è chiusa con un bilancio in chiaroscuro per l’Italia, capace di brillare specialmente nelle competizioni a squadre ma in difficoltà in campo individuale al cospetto dei migliori interpreti della disciplina a livello globale. La selezione azzurra ha raccolto complessivamente un bottino di tre medaglie, una per ogni metallo, distinguendosi ancora una volta come una della Nazioni di riferimento a livello internazionale nel compound. Federico Pagnoni, Sergio Pagni e Viviano Mior hanno conquistato una splendida medaglia d’oro nella gara a squadre maschile sconfiggendo nell’ordine El Salvador, Olanda e Francia, anche se nel tabellone individuale non sono riusciti ad accedere alle semifinali.
Oltre al buon terzo posto del terzetto di compound femminile composto da Marcella Tonioli, Anastasia Anastasio e Sara Ret, il risultato più incoraggiante della settimana in chiave azzurra è stato sicuramente il fantastico argento della squadra di arco olimpico femminile. Vanessa Landi, Lucilla Boari e Tatiana Andreoli, campionesse iridate juniores della specialità, si sono confermate una risorsa fondamentale per il nostro movimento non solo in ottica futura ma anche in vista dei prossimi Mondiali e dei Giochi di Tokyo 2020. Il terzetto tricolore ha tirato a livelli altissimi nell’arco del torneo a eliminazione diretta guadagnandosi un posto per l’atto conclusivo grazie alle prestigiose vittorie sulla Cina per 5-3 e sulla Spagna in semifinale allo shoot-off, per poi doversi arrendere allo strapotere di una Corea del Sud attualmente ingiocabile per il resto della concorrenza.
Passiamo adesso alle note dolenti della settimana in quel di Medellin, con i campioni iridati in carica Marco Galiazzo, Mauro Nespoli e David Pasqualucci usciti di scena al primo turno del tabellone a eliminazione diretta della gara a squadre maschile di arco olimpico per mano di una squadra alla portata come la Cina. Gli azzurri non si sono espressi al meglio ed hanno pagato dazio allo shoot-off, non riuscendo a riscattare l’eliminazione nei primi turni della gara individuale. L’impressione è che, a parte l’ottimo settimo posto di Nespoli nel ranking round, gli arcieri italiani non siano mai riusciti a trovare la giusta confidenza con i campi di tiro colombiani, perciò ci si attende una risposta importante a partire dalla prossima tappa di Coppa in programma dal 6 al 12 maggio a Shanghai, in Cina.
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Foto: FITArco