Tour of the Alps 2019, un percorso “allenante” per il Giro d’Italia. Le salite dove Vincenzo Nibali si metterà alla prova

Non solo classiche. Si infiamma la primavera del ciclismo internazionale: oltre alle corse di un giorno, si gareggia anche in Italia. Un appuntamento consueto quello con il Tour of the Alps che ha preso il nome dal vecchio Giro del Trentino. Cinque le tappe in programma, con un percorso che appare ovviamente allettante per preparare i prossimi obiettivi.

Presenti al via due corridori del calibro di Vincenzo Nibali e Chris Froome, tra i protagonisti del ciclismo internazionale. Stato di forma, sensazioni e appuntamenti in calendario diversi per i due. Il siciliano della Bahrain-Merida sarà impegnato la settimana prossima alla Liegi-Bastogne-Liegi, dove cercherà di far saltare il banco. I tanti saliscendi in terra trentina potranno sicuramente aiutarlo, come ha dichiarato alla vigilia: “Credo di poter fare bene. Dopo il Tour of the Alps volerò in Belgio per prendere parte alla Liegi-Bastogne-Liegi. Questi percorsi potrebbero rivelarsi ideali anche in vista delle Ardenne. La formula del Tour of the Alps, fatta di frazioni brevi ma esigenti dal punto di vista altimetrico, mi piace molto. D’altronde, anche le grandi corse a tappe si stanno muovendo in questa direzione”. Inizio di 2019 non al top per il britannico del Team Sky che si concentrerà sul Tour de France: “Sono contento di tornare al Tour of the Alps. È una corsa che ho amato molto l’anno scorso e che si è rivelata importantissima in vista del Giro d’Italia: è una gara dura, esplosiva, perfetta per trovare delle risposte sulla mia condizione. È proprio quello che mi serve in questo momento della stagione e non vedo l’ora di prendere il via”.

Le frazioni in programma sono cinque, con un paio che faranno sicuramente la differenza. Da seguire le dure scalate a Monte Giovo, Forcella di Brez, Passo Predaia e San Genesio: tutte salite lunghe e con alte pendenze che metteranno sicuramente a dura prova i protagonisti. 

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gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Pier Colombo