Tuffi, Grand Prix Mission Viejo 2019: Pellacani e Bertocchi, grande conferma. Argento nel synchro tre metri

Parte con il botto italiano, anche se atteso in qualche modo, la seconda e ultima giornata di finali a Mission Viejo, California, Stati Uniti, per la terza tappa del FINA diving Grand Prix 2019. Elena Bertocchi, già argento ieri nel singolo da 3 metri (primo podio internazionale tra le senior in questa gara, olimpica, per la milanese) e Chiara Pellacani, 16 anni, romana, protagonista di un vero tour de force tra trampolino e piattaforma nel weekend (ma sempre al top), con una performance solida e convincente si piazzano al terzo posto dietro le coppie americane (prime e seconde) che mandano in visibilio il pubblico del Marguerite Acquatic Complex Centre. Un bronzo che in realtà vale l’argento, per le azzurre, in quanto la seconda squadra USA ha gareggiato senza ‘fare classifica’ come il regolamento impone, visto che a livello internazionale solo un team per Nazione può essere presente sul trampolino o sulla piattaforma nelle gare synchro.

Giornata finale introdotta, come da costume per le gare nazionali e internazionali in America, da una Cerimonia di chiusura e soprattutto dall’inno di casa, “The star spangled banner“, cantato ‘a cappella’ (cioè senza musica). La squadra statunitense ha risposto alla grande alle aspettative del pubblico, visto che in tutte e cinque le finali disputate sabato (e nelle prime due di domenica) si è sempre visto almeno un atleta USA sul podio.

TRE METRI SYNCHRO DONNE

Nove coppie, di cui almeno sei a un livello più che buono, per non dire molto atto. Finale da eccellenza, insomma, e risposta sontuosa di Bertocchi/Pellacani. Primo, perché in tutte le serie disputate (cinque, di cui le prime due a coefficiente fisso, 2.0) sono rimaste virtualmente sul podio, senza uscire mai dalla seconda o terza posizione; secondo, perché di errori vistosi non se ne contano, anche se si può notare in un paio di occasioni un’asincronia nel presalto (per i tuffi che lo prevedono) e qualche entrata leggermente ‘scarsa’ in acqua rispetto alla perpendicolare ideale, difetto mostrato per altro da entrambe. Va messa in conto anche la stanchezza accumulata in due giorni di preliminari, semifinali e finali in diverse gare. La medaglia d’argento (bronzo al termine della performance, secondo posto da regolamento) resta in ogni caso di grande valore (prosegue il processo di crescita al top, a livello internazionale), dietro le due coppie americane. Ma se la prima (Gibson/Palmer) è sembrata, almeno oggi, inavvicinabile (294,39 punti, sempre al comando), la seconda (Bromberg/Schultz), indietro fino a metà, ha scavalcato le azzurre (platonicamente) solo all’ultima rotazione. Poco male, come detto. Il punteggio di Chiara&Elena (284,13, mai sotto quota 60 nei tre tuffi liberi) è di poco inferiore a quello che era valso loro il clamoroso titolo europeo a Edimburgo, lo scorso agosto, con lacrime annesse dopo la rimonta finale (289,26, in Scozia). E’ la terza medaglia azzurra a Mission Viejo, quarta in assoluto nell’edizione 2019 del Grand Prix.

Questo il risultato finale: 

PIATTAFORMA SYNCHRO 10 METRI UOMINI

Quattro coppie in gara, due americane più Messico ed Egitto (tagliato fuori dalla lotta per le medaglie). Ultimo atto sottotono? Tutt’altro. Sfida di alto livello tra Diego Balleza e Randal Willars Valdez (Messico), da una parte, e Brandon Loschiavo-Jordan Windle (USA), dall’altra. Con Brandon tra l’altro praticamente profeta in Patria, in quanto californiano e cresciuto vicino a Mission Viejo. Messicani sempre capofila e in grado di scollinare anche oltre quota 100 punti (il che significa eccellenza assoluta) dopo gli obbligatori. Ma il testa a testa tra le coppie citate è stato entusiasmante fino alla penultima serie, quando Balleza-Willars, con il quadruplo e mezzo raggruppato (109 C) hanno sfiorato quota 100 punti con un singolo tuffo ‘costringendo’ la giuria a tirare fuori anche i 9,5 sul giudizio tecnico! Loschiavo-Windle, mai domi, hanno a quel punto alzato bandiera bianca pur chiudendo la gara alla grande con l’ultimo tuffo e finendo secondi con 416,04 punti. Vittoria messicana, meritata, a quota 431,67, mentre il terzo gradino del podio è andato ai 16enni d’assalto Jordan Rzepka e Tyler Downs (USA). Quarti, come da copione, gli egiziani.

Qui il risultato finale della gara:

PIATTAFORMA MASCHILE

Nell’ultimo atto della piattaforma maschile (disputato nella notte tra sabato e domenica), come tutte le altre finali a sei, il successo è andato al messicano Randall Willars Valdez, con 479,55 punti. Al secondo posto il 18enne britannico Matthew Dixon (471,10), medagliato agli Europei di Kiev 2017 ed Edimburgo 2018 sempre nel synchro con Noah Williams. Bronzo al beniamino di casa Brandon Loschiavo, californiano (ma di Hungington Beach), 22 anni, 6° ai Mondiali 2017 nel synchro 10 metri.

Qui il risultato finale della gara: 

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Foto: Scola