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Foto: Elisa Calabrese / LivePhotoSport
Nulla da fare per Perugia. L’avventura della formazione allenata da Lorenzo Bernardi nella Champions League 2018-2019 di volley maschile si conclude in semifinale per mano dello Zenit Kazan. La squadra russa campione in carica (quattro successi negli ultimi quattro anni) ha legittimato la qualificazione all’atto conclusivo imponendosi anche tra le mura amiche con il risultato di 3-1 (22-25; 25-23; 25-23; 26-24) dopo il successo al tiebreak nella partita di andata. Gli uomini allenati da Vladimir Alekno hanno complessivamente meritato la finale, risultando più continui nei momenti decisivi, mentre Perugia può recriminare per l’esito conclusivo del secondo parziale nel quale un paio di errori di troppo hanno impedito agli ospiti di portarsi sullo 0-2. La squadra umbra ha pagato in primo luogo il numero spropositato di errori al servizio (24), quindi la serata negativa del suo fuoriclasse Wilfredo Leon, sicuramente teso nel tornare in Russia dopo tre stagioni di successi. Il migliore è stato Aleksandar Atanasijevic (24 punti), mentre per lo Zenit Kazan hanno dimostrato il proprio indiscusso talento giocatori del calibro di Maxim Mikhailov (17 punti), Earvin N’Gapeth (14 punti) e Matt Anderson (13 punti).
Perugia comincia in maniera piuttosto contratta e lascia allungare leggermente la formazione di casa (6-2). Bernardi però scuote la propria squadra con il timeout e un eccellente turno al servizio di Leon ristabilisce la parità (10-10). Il primo parziale procede sul filo dell’equilibrio, con Perugia molto fallosa al servizio (15-15), poi il muro di Ricci e l’ace di Atanasijevic valgono il primo deciso allungo degli ospiti (15-18). Lo Zenit Kazan reagisce ancora una volta e grazie al primo tempo di Volvich torna a contatto (20-20), ma nel finale un attacco di Leon e un servizio vincente di Lanza firmano lo strappo decisivo (21-24), mentre l’errore di N’Gapeth vale il 22-25 che chiude il primo set.
L’equilibrio è la cifra distintiva del secondo parziale. Le due formazioni si marcano e la partita procede punto a punto (16-16). Lo Zenit trova il primo allungo murando Leon, ma gli uomini di Bernardi approfittano di un paio di errori di Mikhailov per ribaltare la situazione (20-21). Nel momento più delicato però la tensione torna a bloccare Perugia: Leon spreca un paio di occasioni per concretizzare il cambio palla, quindi Atanasijevic chiude troppo la diagonale e regala due set point ai padroni di casa. Lo schiacciatore cubano annulla il primo, ma Anderson firma il 25-23 che ristabilisce la parità.
La formazione umbra accusa il colpo in avvio di terzo set, mentre uno scatenato Mikhailov si carica sulle spalle la squadra di casa e produce l’allungo (8-4). Perugia riesce soltanto ad accorciare il distacco in un paio di occasioni: la prima grazie al muro di De Cecco su N’Gapeth (12-11), la seconda con un ottimo mani fuori di Atanasijevic dopo una strepitosa difesa di Colaci (15-14). La compagine dell’Est però mantiene la calma e in entrambe le circostanze ricostruisce immediatamente il proprio margine. Berger, inserito al posto di Lanza, viene murato da Butko (22-18), ma gli uomini di Bernardi reagiscono con carattere e tornano pericolosi con due muri consecutivi di Atanasijevic (22-21). Nel finale il sangue freddo dei russi fa la differenza ed è Mikhailov a chiudere in parallela sul 25-23.
Con Perugia spalle al muro, lo Zenit Kazan spinge sull’acceleratore e ancora una volta costruisce un piccolo margine nelle battute iniziali con Anderson (9-6). Leon trova finalmente il servizio e ristabilisce la parità (12-12), quindi il muro di Podrascanin vale anche il vantaggio umbro (15-16). Sembra la scintilla della rimonta, ma è un fuoco di paglia. La formazione di Alekno riprende il controllo del gioco e ristabilisce le distanze entrando nella fase decisiva (22-19). Quando sembra tutto ormai compromesso una gran giocata di Atanasijevic e l’ace di De Cecco rimettono in discussione l’esito della sfida (24-24), ma i padroni di casa non si scompongono e con N’Gapeth e Anderson trovano il 26-24 che chiude definitivamente il doppio confronto.
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roberto.pozzi@oasport.it
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Foto: Elisa Calabrese / LivePhotoSport