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Volley femminile, play-off 2019. Le “magnifiche quattro” della regular season si giocheranno lo scudetto: l’incognita è Novara

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Pronostico rispettato, ma per arrivare alle semifinali con le prime quattro forze della regular season la strada è stata più tortuosa del previsto. Conegliano contro Monza e Novara contro Scandicci: tutto normale, tutto scontato? Niente affatto. Le venete e le toscane hanno chiuso la serie preservando energie fisiche e mentali, mentre Monza contro Busto ha faticato come previsto e la sorpresa è stata la rocambolesca vittoria in una serie piena di emozioni di Novara contro Firenze ai vantaggi del tie break di gara-3.

Iniziamo proprio da qui, da una Igor Gorgonzola provata nel fisico e nella mente da un finale di annata fatto di battaglie durissime. Una situazione che potrebbe costare cara alla squadra piemontese nel momento decisivo di una stagione che ha già fruttato la Coppa Italia e che potrebbe anche diventare trionfale, visto che la squadra di Barbolini è in finale di Champions e in semifinale nei play-off.

Entrambi i traguardi, però, sono stati agguantati con le unghie dalla formazione novarese che ha dovuto annullare tre match (sarebbe meglio dire golden) ball contro il Vakifbank e uno che valeva le semifinali play-off a Firenze. In entrambe le occasioni la costante è stata Paola Egonu: tutt’altro che straripante nella prima parte dei due match ma assolutamente decisiva nei momenti che contano. Egonu ce l’ha, fino a fine stagione, Novara ed è il valore aggiunto di una squadra che, da giovedì, affronterà uno Scandicci (arrivato in forma e riposato all’appuntamento clou del campionato) con tante incognite, legate a problemi fisici di alcune delle sue atlete, Sansonna (uscita anzitempo ieri sera contro Firenze) e Piccinini (utilizzata a sprazzi per problemi muscolari). Il problema di Novara è proprio in banda, dove Plak, Bartsch e la stessa Piccinini offrono poche garanzie di continuità di rendimento e costringono Barbolini a continui cambi con Carlini che rischia di perdere i punti di riferimento e deve continuamente cambiare tipologia di alzata in base alla schiacciatrice che si trova in campo, finendo col sovraccaricare Egonu e rischiare di mandare fuori giri l’opposta azzurra, sempre marcatissima dai muri avversari.

Scandicci, invece, è apparsa una macchina quasi perfetta nei quarti contro Casalmaggiore: la squadra di Parisi ha creato tanti grattacapi alle prime della classe in stagione, specialmente a Conegliano, sconfitta in entrambe le sfide di Champions League ma anche a Novara, battuta a domicilio alla seconda di campionato (sono passati anni luce, è vero, e al ritorno Novara si è presa la rivincita con gli interessi). Le toscane, però, sono sempre arrivate ad un passo dall’obiettivo ma finora si sono sempre arrese sul più bello: in semifinale di Coppa Italia, nei quarti di Champions, sono calate nel finale della regular season quando sembravano potersi inserire addirittura nella lotta per il primo posto. Devono, insomma, lasciare da parte il “braccino” che le attanaglia nei momenti decisivi e aggredire una Igor Gorgonzola che, invece, sembra dare il meglio di sé, soprattutto nell’ultima fase, quando si trova con l’acqua alla gola.

Nell’altra semifinale c’è una grande favorita, l’Imoco Conegliano, che sembra arrivata con lo slancio giusto al momento decisivo della stagione. Le venete hanno lasciato per strada la Coppa Italia, hanno rischiato l’impossibile in Champions League, salvandosi in situazioni estreme ed ora prima con il Fenerbahce in semifinale di Champions e poi con Cuneo nei quarti dei play-off, due sfide tutt’altro che scontate, hanno cambiato marcia. La squadra di Santarelli dovrà mantenere alta l’attenzione anche con una Saugella Monza che ha dato il meglio di sé ieri sera in gara-3 contro una Unet E Work combattiva e competitiva per due gare su tre della serie, annichilendo le rivali con una prestazione di grande spessore.

Se quella vista a Monza è la vera Saugella la possibilità di creare qualche grattacapo a Conegliano, a partire da giovedì sera, c’è eccome. La squadra monzese non era arrivata a gara-1 dei play-off in condizioni perfette ma ha saputo crescere, facendo affidamento su due bocche da fuoco come Orthmann e Ortolani, e ora si va a giocare la semifinale con la condizione mentalmente ideale di chi non ha nulla da perdere. Le brianzole una coppa, quest’anno, l’hanno già alzata e anche in campionato hanno dimostrato e confermato di essere la quarta forza (che non è traguardo da poco): tutto ciò che verrà sarà in più e la voglia di continuare a stupire e a divertire c’è sicuramente.

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Foto: Valerio Origo

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