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Volley femminile, semifinali play-off Serie A1 2019: stavolta Egonu non basta a Novara, Scandicci vince in casa 3-2 e inizia con il piede giusto

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Savino del Bene uno, Igor Gorgonzola zero. La prima sfida della serie di semifinale premia (3-2) Scandicci, che fa leva su una condizione psico-fisica migliore visto che Novara arrivava dalla battaglia durissima contro Firenze con il successo ai vantaggi del tie break maturato solo tre giorni fa. Una battaglia che è costata il libero titolare Sansonna ed ha portato a scelte estreme il tecnico Barbolini, mentre Scandicci ha puntato fin da subito sulle titolari ed è riuscita ad avere la meglio, non senza qualche patema, con una rimonta bruciante subita nel quarto set. Il servizio di Scandicci e la discontinuità di Novara in attacco hanno fatto la differenza in un match giocato in altalena dalle due squadre per tre set e mezzo ed equilibrato e spettacolare dalla fine del quarto set in poi.

Massimo Barbolini prende una decisione difficile e coraggiosa e, facendo leva su quanto dichiarato nei giorni scorsi sui ritmi vertiginosi della pallavolo moderna, manda in campo solo mezza squadra titolare, rinunciando, oltre che a Sansonna, libero alle prese con problemi muscolari e nemmeno convocata, anche a Egonu, Veljkovic e Bartsch gettando nella mischia Stufi, Bici e Nizetich. La formazione di casa parte forte e mette subito in difficoltà la squadra piemontese che deve fare i conti con le difficoltà in attacco di Plak e Bici. Il muro di Scandicci prende piano piano il sopravvento e lancia le toscane avanti 15-8 nella parte centrale del set. Novara-2 non ha la forza per reagire e subisce altri break fino al 25-16 conclusivo.

Barbolini non cambia ed ha ragione. Chirichella va al servizio e fa volare le sue fino al 7-1. Un break che spacca il set perché Scandicci, rilassatasi dopo l’avvio troppo facile, fatica a riprendersi, Nizetich prende per mano le piemontesi e Plak cresce in attacco permettendo all’Igor Gorgonzola di mantenere ed aumentare il vantaggio fino al 25-15 che chiude il set per il pareggio: 1-1

In avvio di terzo set Novara traballa, Barbolini decide di cambiare tutto e getta nella mischia Egonu, Veljkovic e Bartsch ma l’ingresso delle titolari non fa rima con cambio di marcia delle piemontesi che vanno sotto (8-4), subiscono il ritmo al servizio della Savino del Bene e si trovano con una montagna troppo alta da scalare a metà set: 15-8. Novara non riesce a rimontare nonostante le titolari in campo, Haak e Bosetti non sbagliano più nulla e Scandicci vince 25-17 per il 2-1.

Nel quarto set succede di tutto. Adenizia va in battuta e crea lo scompiglio nella ricezione di Novara che non riesce a trovare l’antidoto e va sotto addirittura 10-1. La partita sembra finita anche perché Egonu non dà segni di vita ma le risorse della “pantera” azzurra sono infinite e le bastano un paio di attacchi vincenti per rimettersi in carreggiata ed entrare finalmente in partita. Novara recupera punto su punto, si porta a -4 sul 18-14 ma Haak prova a risvegliare Scandicci che sembra al riparo da disastri sul 22-17. Non è così perché Scandicci inizia a faticare in attacco e sale in cattedra Egonu che mette a terra tutto quello che passa dalle parti della rete e firma la rimonta dell’Igor Gorgonzola che piazza il break di 8-1 e vince il set, trascinando le rivali al tie break (25-23).

Il quinto set inizia esattamente come quelli precedenti, con Scandicci molto efficace al servizio e Haak devastante in attacco: 5-1, ma Novara non molla mai. Le piemontesi ritrovano prima il cambio palla e poi si appoggiano ad Egonu per l’ennesima rimonta che le riporta fino all’11-10. Vasilieva, sul 12-11, prima trova l’attacco vincente sulle mani del muro e poi un ace importantissimo con l’aiuto del nastro. Egonu annulla il primo match ball ma non il secondo sparando fuori l’attacco da seconda linea. Scandicci vince 15-12 ma è solo la prima battaglia di una serie che si preannuncia lunga ed equilibrata.

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Foto: Lisa Guglielmi LPS

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