Volley, Playoff Scudetto: quarti di finale, i migliori italiani di gara-2. Zaytsev e Juantorena trascinatori, Beretta capitano del miracolo Monza

Nel weekend si sono disputate le gare-2 dei quarti di finale dei Playoff Scudetto di volley maschile, di seguito gli italiani che si sono messi maggiormente in luce nel fine settimana.

IVAN ZAYTSEV. Lo Zar si è caricato Modena sulle spalle in questa settimana, si è preso le sue responsabilità di uomo simbolo e ha trascinato i Canarini alle semifinali scudetto demolendo Milano come non ci si aspettava alla vigilia. L’opposto giganteggia al PalaYamamay mettendo a segno 19 punti con un pazzesco 68% in attacco (3 aces) e ora non vuole fermarsi.

OSMANY JUANTORENA. La solita prova di carattere della Pantera che mette in campo tutta la sua personalità e guida una pimpante Civitanova verso la semifinale: 16 punti, 48% in attacco, 2 muri e 1 ace per lo schiacciatore che si rivela anche top scorer dei cucinieri nel match vinto sull’ostico campo di Verona.

THOMAS BERETTA. Il capitano di una Monza stoica e infinita che ha confezionato l’impresa della vita: battere la corazzata Perugia davanti ai 2500 spettatori della Candy Arena e guadagnarsi la bella contro i Campioni d’Italia. Premiamo la grinta dell’uomo simbolo dei brianzoli che ha da sempre sposato la causa del club, strepitosi gli attaccanti Oleh Plotnytskyi e Donovan Dzavoronok.

DRAGAN TRAVICA e MARCO VOLPATO. Padova sogna a occhi aperti dopo aver travolto Trento con un roboante 3-0. I veneti si sono esaltati davanti ai 3200 spettatori della Kioene Arena e hanno annichilito i dolomitici con una prestazione corale ma meritano di essere elogiati il palleggiatore che ha saputo azionare l’opposto Torres, lo schiacciatore Louati e anche il centrale Volpato capace di mettere a segno ben 11 punti.

LUCA VETTORI. L’opposto di Trento ha disputato una discreta partita (12 punti, 47%) ma non è bastato per fare volare Trento in semifinale, l’assenza di Uros Kovacevic è costata cara all’Itas che è stata costretta alla bella da Padova.

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Foto: Valerio Origo