Volley, Superlega 2019, Play-off quarti di finale Gara-1: i migliori italiani. Week end grandi firme, da Zaytsev a Juantorena

Si è giocata nel fine settimana gara-1 dei quarti di finale dei play-off di Superlega maschile. A portarsi sull’1-0 tutte le squadre che giocavano in casa. Di seguito i giocatori italiani che si sono messi in evidenza nelle partite del fine settimana.

FABIO RICCI: bella prova per il centrale di Perugia, autore di una prestazione in crescendo come tutta la squadra umbra. Per lui 8 punti, 56% in attacco e 3 muri. De Cecco può dormire sonni tranquilli con lui e Podrascanin pronti ad ogni evenienza.

FILIPPO LANZA: ancora una partita di sostanza per lo schiacciatore azzurro che se la cava piuttosto bene in ricezione con un buon 50% di positività ma è in attacco, pur senza essere chiamato troppo in causa, che alza l’asticella chiudendo con 8 punti complessivi e il 73%.

IVAN ZAYTSEV: l’aria dei play-off, delle sfide senza ritorno, gli fa benissimo. Demolisce letteralmente Milano con 16 punti all’attivo in tre soli set, il 63% in attacco e 4 muri e, se proprio gli si vuole trovare un difetto, non è efficace come in altre occasioni in battuta.

SIMONE GIANNELLI: è sempre lui l’anima di un Trentino che non ha ancora smaltito le fatiche di Coppa, non gioca la sua migliore partita in casa contro Padova ma riesce sempre a tenere alto il livello grazie anche alla prova ordinata del suo alzatore che distribuisce al meglio il gioco anche quando la ricezione non funziona perfettamente.

OSMANI JUANTORENA: un altro che, quando sente aria di play-off, si rivitalizza. Chiude il match casalingo vietato ai deboli di cuore con 19 punti all’attivo, un ace, il 52% in ricezione e il 51% in attacco. Supera momenti difficili e nel tie break risulta decisivo, come sempre.

SIMONE ALLETTI: nella rimonta di Verona a Civitanova c’è anche il suo zampino. Il centrale veneto chiude con 8 punti all’attivo, un muro due ace e uno strabiliante 86% in attacco che forse farà venire qualche rimpianto a Spirito per averlo servito così poco.

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Foto: Valerio Origo