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500 Miglia Indianapolis 2019: la grande Classica oggi andrà in scena, Alonso non ci sarà e l’incertezza regna sovrana
Il conto alla rovescia è terminato. Oggi, 26 maggio, andrà in scena sull’ovale più famoso del Pianeta la 103esima edizione della 500 Miglia di Indianapolis. Saranno 33 i piloti a sfidarsi nella celebre corsa statunitense e tra loro, come è noto, non vi sarà clamorosamente Fernando Alonso. Lo spagnolo, con la sua McLaren Chevrolet, è rimasto escluso dal roster dei top-33 per via di alcune deficienze tecniche della monoposto che non gli hanno permesso di ottenere quello che ci si aspettava. Una grande delusione per tutti i tifosi dell’iberico che era intenzionato a far sua la “Tripla Corona”, il riconoscimento per il pilota capace di aggiudicarsi in carriera il GP di Monaco, la 24 Ore di Le Mans e per l’appunto la celebre 500 Miglia.
Non sarà così e quindi sull’asfalto americano l’incertezza regna sovrana perché gli osservati speciali saranno diversi. Si parte da chi è riuscito ad ottenere la pole position, ovvero il francese Simon Pagenaud (Penske). Il pilota transalpino è stato l’indiscusso protagonista delle prove che hanno definito la griglia di partenza, essendo l’unico in grado di inanellare tre giri su quattro oltre le 230 miglia orarie di media. Un riscontro pazzesco che, ovviamente, andrà confermato in gara se possibile. Oltre a lui in prima fila vedremo gli statunitensi Ed Carpenter (ED Carpenter Racing) e Spencer Pigot (ED Carpenter Racing) che hanno le carte in regola per far loro il successo e regalarsi qualcosa di speciale.
Una corsa nella quale l’esperienza conta e per questo chi, in passato, ha potuto guardare tutti dall’alto ha un vantaggio. E’ il caso del vincitore del 2018 Will Power (team Penske), che sarà nella sesta casella di fianco al sorprendente rookie Colton Herta. Power non ha entusiasmato nel corso delle sessioni di prove ma, essendo un animale da gara come si suol dire, va annoverato nel roster dei favoriti, al pari dello statunitense Alexander Rossi che, a bordo della vettura del Team Andretti, è intenzionato a mettere la propria firma dopo il successo del 2016.
Un altro protagonista che ha già trionfato a Indianapolis è il brasiliano del team Penske Helio Castroneves. Il pilota sudamericano scatterà dalla dodicesima piazzola e, dopo essersi imposto in tre occasioni ad Indianapolis (2001, 2002 e 2009), va in cerca del poker per eguagliare il record di quattro successi di AJ Foyt, Al Unser e di Rick Mears. Ci proverà Castroneves in una gara che, come sempre, sarà condizionata dalle strategie e dall’entrata della Safety Car, per incidenti e altri imprevisti, che andranno a scompaginare i piani dei team. Di sicuro, sarà grande spettacolo.
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Foto: Indycar