MotoGP
Andrea Dovizioso MotoGP GP Francia 2019: “Siamo in lotta per il titolo, ma dobbiamo migliorare ancora”
E dopo Jerez de la Frontera (Spagna) è la volta di Le Mans (Francia). Il Circus del Motomondiale dall’Andalusia si sposta dunque in terra transalpina, su parte di un tracciato che ha fatto e fa la storia. Ci si riferisce alla celebre 24 Ore ovviamente. Senza però divagare in discorsi riguardanti altre categorie, il quinto round iridato di MotoGP è accompagnato da una domanda che ci siamo posti con una certa ricorrenza nelle ultime stagioni: chi riuscirà a fermare Marc Marquez? Il quesito ha ormai i crismi dell’evergreen perché l’asso della Honda, ogni volta che conclude una corsa, o è vittoria oppure è top-3 certa. Un rendimento eccezionale che soltanto l’incidente di percorso di Austin (Stati Uniti) ha reso meno regale. La classifica infatti è corta: lo spagnolo comanda dopo il trionfo andaluso con una lunghezza di vantaggio sull’iberico Alex Rins (Suzuki) e con tre sul nostro Andrea Dovizioso (Ducati). “Fino a questo momento posso dire che siamo in una buona situazione a livello di campionato. Quest’anno, però, c’è un numero maggiore di piloti inseriti nella lotta, anche se siamo solamente all’inizio. Per questo motivo tutto è differente, non si può sbagliare di una virgola, e le qualifiche sono davvero fondamentali. Ad ogni modo sono contento di essere nella corsa per il titolo e cercherò di proseguire su questa scia”.
Il “Dovi” nell’ultimo weekend ce l’ha messa proprio tutta ma neanche in questo caso il tabù di Jerez è stato sfatato, visto il mancato podio (quarto posto) alle spalle della Yamaha dello spagnolo Maverick Vinales. E allora sull’asfalto francese si proverà a far quadrare le cose, su un layout che dovrebbe essere più adatto alla moto italiana. Un tracciato con tante accelerazioni e frenate sul quale la GP19 potrebbe fare molto bene. Il bilancio del forlivese su questa pista parla di 8 podi: 1 successo, 3 secondi e 4 terzi posti. L’ultima volta di Andrea tra i migliori tre risale però al 2015 (terzo) e il successo nella massima cilindrata non è mai arrivato. “La pista di Le Mans è sempre stata positiva per me e la Ducati, anche un anno fa eravamo veloci, quantomeno prima della caduta che mi ha rovinato la gara. Sicuramente siamo su un circuito più favorevole rispetto a Jerez per cui sono fiducioso. Come ogni volta, poi, anche il meteo sarà decisivo, dato che si annuncia instabile. Un altro aspetto da valutare con cura”.
A livello globale c’è la sensazione che in casa Ducati non ci sia grande soddisfazione per il comportamento della GP19 in queste prime uscite. “Non so se altri team abbiano lavorato meglio o peggio rispetto a noi, posso garantire che il livello attuale è notevolmente ravvicinato e tutti siamo a brevissima distanza. Le moto sono diverse tra di loro e anche lo stile di guida dei piloti incide pesantemente. Per cui ogni discorso può mutare da una gara all’altra. Dal canto nostro non siamo contenti al 100% di come abbiamo iniziato, perchè ci manca ancora qualcosa a centro curva, ma su altri aspetti siamo eccellenti e risultiamo difficili da battere in alcune piste. Come detto, dipende volta per volta, come a Jerez dove siamo andati bene in prova, molto meno in gara. Vogliamo crescere, su questo non c’è alcun dubbio. Non siamo lontani dai rivali nè, tantomeno, scontenti del lavoro svolto nel corso dei mesi invernali”.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: Valerio Origo