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Atletica, Diamond League 2019: troppo freddo a Stoccolma. Mondiale stagionale di Asher-Smith, Brown batte Guliyev, frenata Lasitskene

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A Stoccolma (Svezia) è andata in scena la terza tappa della Diamond League 2019 di atletica leggera, la serata fredda non ha sicuramente aiutato gli atleti impegnati e non abbiamo assistito a grandissime gare. Un sussulto è arrivato dai 5000 metri femminili dove la keniana Agnes Jebet Tirop ha firmato la miglior prestazione mondiale stagionale (14:50.82) precedendo l’etiope Fantu Worku (14:51.31) e la connazionale Lilian Kasait Rengeruk (14:51.34). Sui 200 metri bel colpo della britannica Dina Asher-Smith che si conferma su ottimi livelli e toglie otto centesimi al già suo primato mondiale stagionale: vittoria in 22.18, surclassate la giamaicana Elaine Thompson (22.66) e l’olandese Dafne Schippers (22.78). Di seguito tutti i risultati delle altre gare.

200 METRI (MASCHILE) – Il canadese Aaron Brown primeggia in 20.06 chiudendo davanti al Campione del Mondo Ramil Guliyev (20.40) e al trinidegno Jereem Richards (20.45).

400 METRI (MASCHILE) – Ci si esibisce su tempi alti, vince lo statunitense Michael Norman (44.53) che non è in grado di ripetere il 43.45 di un mese fa e si lascia alle spalle i connazionali Rai Benjamin (45.13) e Michael Cherry (46.30).

800 METRI (FEMMINILE) – La statunitense Ajee Wilson festeggia (2:00.87) regolando l’etiope Habitam Alemu (2:01.26) e la keniana Nelly Jepkosgei (2:01.98).

1500 METRI (MASCHILE) – Affermazione del keniano Timothy Cheruiyot (3:35.79) davanti al gibutiano Ayanleh Souleiman (3:37.30) e al norvegese Jakob Ingebrigtsen (3:37.30).

SALTO IN ALTO (FEMMINILE) – Il freddo ferma anche un fenomeno indiscusso come Mariya Lasitskene. La russa vince la gara ma con un relativamente basso 1.92, troppo poco per il suo talento cristallino. Addirittura era dovuta ricorrere alla terza prova per superare 1.90 e poi ha commesso tre nulli a 1.97. Seconda l’ucraina Yuliya Levchenko (1.90 alla seconda), terza la svedese Erika Kinsey (1.90 alla terza), settimo posto per una deludente Elena Vallortigara (1.78 alla prima, poi tre nulli a 1.83).

SALTO IN LUNGO (MASCHILE) – Deludono tutti i big: il cubano Juan Miguel Echevarria (8.12), lo statunitense Jeff Henderson (8.09) e il sudafricano Luvo Manyonga (8.07) vengono sconfitti dall’idolo di casa Thobias Montler (8.22).

SALTO CON L’ASTA (MASCHILE) – Il Campione del Mondo Sam Kendricks chiude la partita superando 5.72 al primo tentativo, il polacco Piotr Lisek non riesce ad andare oltre quella quota e chiude in seconda posizione (5.60) davanti al giapponese Seito Yamamoto (5.48).

100 METRI OSTACOLI – La statunitense Kendra Harrison si spinge fino a cinque centesimi dal suo mondiale stagionale e vince in 12.52 davanti alla connazionale Sharika Nelvis (12.69) e alla nigeriana Tobi Amusan (12.85).

400 METRI OSTACOLI (MASCHILE) – Tutto facile per il vichingo Karsten Warholm (47.85), lontanissimo lo statunitense Tj Holmes (49.25) e l’irlandese Thomas Barr (50.28).

LANCIO DEL DISCO (MASCHILE) – Bella bordata dello svedese Daniel Stahl, l’argento iridato ed europeo riesce ad avere la meglio sul giamaicano Fedrick Dacres (68.96) e sull’austriaco Lukas Wisshaidinger (66.97).

LANCIO DEL DISCO (FEMMINILE) – La cubana Denia Caballero, primatista mondiale stagionale con 68.46, si ferma a 65.10 e vince battendo la connazionale Yaimè Perez di appena un centimetro. Terza la cinese Chen Yang (64.25), soltanto quinta la fuoriclasse Sandra Perkovic autrice di una delle gare più opache della carriera (63.71).

 

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Foto:  Skumer / Shutterstock.com

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