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Atletica
Atletica, Gianmarco Tamberi traccia la direzione verso il Golden Gala di Roma: “La gara più importante prima dei Mondiali, vi farò divertire”
L’entusiasmo per l’avvicinarsi del Golden Gala di Roma, quarta tappa della IAAF Diamond League 2019 in programma giovedì 6 giugno, continua a crescere e uno degli uomini più attesi sarà sicuramente Gianmarco Tamberi (Fiamme Gialle). Il fuoriclasse azzurro, reduce dal titolo europeo indoor di Glasgow nel salto in alto, ha parlato attraverso il sito ufficiale della FIDAL dopo aver chiuso un periodo di allenamento a Cipro durato ben tre settimane. L’agenda del saltatore italiano prevede un doppio appuntamento in Cina (Shanghai sabato 18 maggio e Nanchino martedì 21 maggio), prima di rientrare in Italia e concentrarsi sull’avvicinamento ai Mondiali di Doha (dal 27 settembre al 6 ottobre).
Riguardo all’appuntamento romano, Tamberi non ha nascosto il desiderio di regalare una serata magica al proprio pubblico: “Il Golden Gala è una gara a cui tengo tantissimo, la più importante di questa prima parte. Nel 2016 è stato spaziale, non vedo l’ora di risentire quel calore. Mi ricordo un delirio sugli spalti, i tifosi che cantavano il coro ‘portaci con te, sulle vette del mondo…’. Sono convinto che pure stavolta sarà una gran… figata. Anche perché sto bene fisicamente, quindi posso divertirmi e far divertire tutti. Non posso svelare quello che sto preparando per il pubblico, ma mi raccomando, non mancate. Incontrerò due talenti mostruosi come Bondarenko e Drouin: due atleti di un altro pianeta, anche loro condizionati dagli infortuni di recente, ma non credo faranno fatica a tornare molto in alto”.
Relativamente ai prossimi appuntamenti, il fuoriclasse azzurro ha confessato di voler cominciare a prendere confidenza con la realtà orientale in vista delle Olimpiadi di Tokyo 2020: “Non ho viaggiato molto ad est nella mia carriera, se escludiamo i Mondiali di Pechino nel 2015. Voglio fare esperienza di tutto ciò che vivrò in questo viaggio: come reagisce il corpo al trasferimento molto lungo, come riesco a recuperare la stanchezza dei primi giorni, l’adattamento al fuso orario. Tutti aspetti che non voglio sottovalutare a poco più di un anno dai Giochi di Tokyo e per questo ho insistito per andare. Mi serve un riscontro diretto“. La stagione del saltatore italiano sarà organizzata in maniera molto rigorosa, con tre periodi differenti: “Il primo inizierà proprio a Shanghai e proseguirà fino al 23 giugno a Opole, in Polonia: il Golden Gala lo considero la gara più importante. Poi una seconda fase tra il 10 agosto degli Europei a squadre di Bydgoszcz e i primi giorni di settembre, con la finale della Diamond League a Zurigo il 29 agosto come appuntamento principale. E infine i Mondiali di Doha, l’evento dell’anno“.
Il raduno di Cipro ha sicuramente rappresentato una tappa importante e le sensazioni sembrano le migliori: “Mi sento pronto per fare di nuovo il salto di qualità. Insieme all’amico e saltatore cipriota Kyriakos Ioannou ci siamo concentrati molto sulla parte fisica, che era rimasta un po’ indietro. Pochi salti completi, ma abbiamo fatto una marea di rincorse a vuoto e ho metabolizzato quello che c’è da cambiare. Potrei usare un’immagine: quest’inverno ho cercato di metter su le rotaie, ora sto lavorando per correre più veloce, su quelle rotaie. Da quando mi sono fatto male, l’obiettivo è sempre stato tornare al mio salto pre-infortunio“. Qualche accorgimento dal punto di vista tecnico non poteva mancare: “Stiamo sistemando in particolare la direzione della curva, rendendola leggermente più larga e cercando di riportare lo stacco più lontano e con un ingresso più aggressivo. Siamo ai dettagli. In questo momento so gestire queste modifiche quando l’asticella è su quote più basse, l’obiettivo di Shanghai è riuscire in questo tipo di salto anche quando le misure salgono”.
Nella conclusione Tamberi si è soffermato sulle conseguenze positive del ritorno al successo a Glasgow: “Mi sento di nuovo sicuro di me. Ho distrutto gli ultimi limiti mentali, un percorso che era iniziato con il 2,33 di Eberstadt nello scorso agosto: lì ho cominciato a sbloccarmi psicologicamente. A Glasgow ho capito che c’è tanto margine, quella luce sull’asticella mi ha dato la consapevolezza di poter tornare a saltare in alto. Ho scoperto dentro di me una forza che non pensavo di avere. Purtroppo, o per fortuna, non mi accontento mai: guardo sempre oltre“. Il sogno Mondiale è più vivo che mai: “In questo momento so di valere le migliori posizioni al mondo. Ho tantissimo rispetto per i miei avversari, ce ne sono di altissimo livello, ma se dicessi che vado in Qatar per vincere l’argento direi una stupidaggine“.
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roberto.pozzi@oasport.it
Foto: Herbert Kratky / Shutterstock.com