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Basket, Final Four Eurolega 2019: Anadolu Efes in paradiso, è finale! Fenerbahce travolto con 30 punti di Shane Larkin
Se non è la più grande sorpresa degli ultimi vent’anni di Eurolega, ci si va molto vicini: l’Anadolu Efes vince il derby di Istanbul contro il Fenerbahce ed è in finale della massima Coppa continentale per la prima volta nella sua storia. Il 73-89 con cui gli uomini di Ergin Ataman si guadagnano il diritto di aspettare la vincente del match tra CSKA Mosca e Real Madrid, che comincerà tra poche decine di minuti. L’ultima volta che l’Efes ha raggiunto una finale di una Coppa europea, prima di oggi, risale al 1996, con la vittoria della Coppa Korac. Mattatore assoluto della serata è Shane Larkin, autore di 30 punti, assieme a Vasilije Micic (25) e James Anderson (10). Per la squadra di Obradovic, priva di Gigi Datome e Joffrey Lauvergne, non bastano i 14 di Jan Vesely, i 13 di Erick Green e i 12 di Nikola Kalinic.
Comincia leggermente meglio il Fenerbahce, anche se si parla di piccoli dettagli all’interno di un punteggio che, nei fatti, resta in parità. L’Efes dimostra di non essere in gita premio a Vitoria e trova un parziale di 0-9 con tanto Larkin (due triple), cui rispondono i punti di Melli, Guduric e soprattutto Green, che firma il controsorpasso del Fenerbahce a 3’20” dal termine del periodo. Dopo il 17-17 di Moerman il canestro si chiude per entrambe le squadre, con gli uomini di Obradovic che sbagliano tre triple aperte capitate nelle mani di Green (due volte) e Sloukas, che però si fa perdonare con la tripla che porta il Fenerbahce sul 20-19 alla fine del primo quarto.
L’Efes riprova a scappare al ritorno in campo: in tre intensi minuti il parziale di 0-10 che arriva dopo i liberi di Kalinic, e nel quale sette punti di fila sono di un Micic che prende letteralmente fuoco, costringe Obradovic al time out. Sloukas risponde presente all’istante: tripla, scarico per Mahmutoglu che ne mette altri tre e i gialloneri sono di nuovo a contatto. Motum, un passato alla Virtus Bologna, prova a riallontanare i finalisti del 2018, trovando aiuto in Larkin, che da tre firma il nuovo +6 (32-38). Sul 34-40, e sul contropiede che lancia un ispirato Motum verso l’appoggio al vetro, Obradovic decide di chiarire qualcosa con i suoi giocatori: del resto, il suo volto fa trapelare un livello di furia critico da qualche minuto, se non altro perché oltre alle assenze si ritrova con il problema Sloukas, gravato di tre falli. Vesely trova un paio di buoni canestri, ma l’Efes trova un numero di Anderson: Larkin batte Melli e serve il numero 24, che da segna da tre, subisce il fallo e realizza anche il libero del +7. Due liberi di Guduric mandano le squadre al riposo con gli uomini di Ataman avanti 40-45.
Il rientro dagli spogliatoi non cambia la sostanza: Efes in grande spolvero, Fenerbahce a rincorrere. Larkin chiarisce subito le proprie intenzioni firmando il +7, avviando una serie di sette punti in fila che tiene lontani i gialloneri. Kalinic e Melli riportano la squadra di Obradovic a -3 (49-52), ma la nuova accensione di Micic rimette distanza tra le due squadre di Istanbul: 49-57 a metà terzo quarto. L’elastico continua incessante con protagonisti Vesely da una parte e Anderson dall’altra, ma stavolta un Dunston da 4/4 ai tiri liberi regala all’Efes il +11. Larkin trova una gran penetrazione per il 55-68, poi due liberi di Green mandano le squadre negli ultimi dieci minuti sul 57-68.
Micic torna sul parquet con un unico obiettivo: piegare definitivamente la resistenza dei suoi avversari, come dimostra coi punti che valgono il +16 (57-73). La mazzata per il Fenerbahce è tremenda: gli uomini di Obradovic faticano a riprendersi, e vengono ulteriormente affossati da una magia di Micic, uno spettacolare canestro in entrata e fuori equilibrio che vale il 61-77. Senza due uomini e con altri due a mezzo servizio, la principale squadra di Istanbul è obbligata a cedere il passo, con Larkin che infierisce ulteriormente per mezzo della tripla che, a 3’30” dal termine, significa +21 (61-82). Gli ultimi minuti servono soltanto ai tifosi dell’Efes per far festa e ai giocatori per definire il punteggio finale: 73-92, per un momento storico, perché mai in 43 anni di storia la società presieduta da Tuncay Özilhan aveva raggiunto un simile risultato.
FENERBAHCE-ANADOLU EFES 73-92 (20-19, 40-45, 57-68)
FENERBAHCE – Green 13, Melli 9, Hersek ne, Mahmutoglu 5, Kalinic 12, Biberovic, Sloukas 8, Guduric 8, Vesely 14, Guler, Muhammed 4, Duverioglu. All. Obradovic
ANADOLU EFES – Larkin 30, Beaubois 2, Balbay, Motum 9, Sanli ne, Moerman 7, Tuncer ne, Pleiss, Micic 25, Anderson 10, Dunston 9, Simon. All. Ataman
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federico.rossini@oasport.it
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Credit: Ciamillo