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Basket: Maurizio Buscaglia lascia la panchina di Trento dopo nove stagioni e una finale scudetto

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544 partite, 13 stagioni di cui 9 consecutive, tre promozioni: tale è il curriculum di Maurizio Buscaglia con l’Aquila Basket Trento. Tutti questi numeri saranno destinati a rimanere tali, almeno nel prossimo futuro, perché le strade dell’allenatore di Bari e della società si sono ufficialmente separate.

Buscaglia, dal 2003 al 2007 e poi dal 2010 fino alla recente gara-5 dei quarti di finale contro Venezia, è stato autentico condottiero di Trento nella scalata dalla Serie C1 alla B2 già nel 2005. Tornato in Trentino dopo alcuni anni tra Mestre e Perugia, ha ritrovato la società in DNA (Divisione Nazionale A, il nome che per qualche tempo ha assunto la B prima di ridiventare tale), portandola nell’allora LegaDue nella stagione 2011-2012. Due anni dopo è arrivata la promozione in Serie A, diventando subito allenatore dell’anno nell’annata 2014-2015, stesso riconoscimento ricevuto in EuroCup la stagione successiva, quando la Dolomiti Energia ha raggiunto le semifinali, arrendendosi soltanto di fronte ai francesi di Strasburgo. Il punto più alto dell’esperienza trentina, però, è relativo alla finale scudetto del 2017, raggiunta eliminando Milano in semifinale, ma persa contro l’Umana Reyer Venezia. Per uno strano scherzo del destino, proprio la stessa Venezia con cui si è conclusa la sua lunghissima storia d’amore con i bianconeri.

Adesso a Trento è tempo di ricerca di nuove soluzioni: i rumours più accreditati portano all’arrivo di Nicola Brienza, che sembrava essere prossimo al rinnovo con Cantù e che, invece, sembra diretto altrove, forse proprio in Trentino, per improvvise divergenze emerse con la dirigenza canturina.

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federico.rossini@oasport.it

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Credit: Ciamillo

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