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Basket, NBA Finals 2019: i Toronto Raptors ricevono i Golden State Warriors nella prima di una canadese a caccia dell’anello

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Toronto Raptors contro Golden State Warriors, con il fattore campo che pende sul fronte canadese. Fino all’anno scorso questo sarebbe sembrato uno scherzo, e invece è proprio ciò che accade in queste NBA Finals, che si aprono questa notte allo Scotiabank Center.

Mai, nelle sue precedenti quattro apparizioni consecutive alle Finals, tutte contro i Cleveland Cavaliers, Golden State aveva dovuto cedere il vantaggio dell’eventuale gara-7 in casa. Quest’anno, complici moltissime vicissitudini nella regular season, la situazione venutasi a creare ha fatto sì che questo esito fosse possibile, ed è una bella iniezione di fiducia per Kawhi Leonard e compagni. A proposito dell’ex Spurs, è proprio lui uno dei grandi fattori dell’arrivo tanto in alto dei Raptors, che hanno beneficiato nel miglior modo possibile dello scambio che, sulla strada opposta, ha portato DeMar DeRozan a San Antonio. Leonard, in particolare, oltre a rendersi come al solito molto utile in attacco, ha dato una grande mano in difesa, trovando la chiave per battere i Milwaukee Bucks nella finale di Eastern Conference: limitare Giannis Antetokounmpo. E non era un compito facile.

Golden State, invece, arriva all’appuntamento con la consapevolezza di poter riuscire a sopperire all’assenza di Kevin Durant (perdurante anche in gara-1), che in qualsiasi altra franchigia sarebbe stata fatale, ma non in quella dove Steph Curry sa come prendere in mano la situazione. Per informazioni, basta chiedere a Houston Rockets e Portland Trail Blazers, eliminati per 4-2 e 4-0 in semifinale e in finale di Conference nonostante le presenze di James Harden in un caso e di Damian Lillard nell’altro. Rimangono, invece, i dubbi su DeMarcus Cousins: sarà presente o no? La risposta verrà probabilmente poco prima di gara-1, ma è evidente che un suo ingresso sul parquet darebbe una spinta non indifferente agli uomini di Steve Kerr, se non altro per mettere la museruola a Marc Gasol. Una cosa è certa, tutti, dagli scommettitori agli addetti ai lavori, puntano su un three-peat Warriors.

C’è anche un pezzo d’Italia in queste Finals: si tratta di Sergio Scariolo, che occupa il posto di vice di Nick Nurse ai Raptors (pur essendo solo uno dei tanti: se in Europa spesso se ne vedono due al fianco di un qualsiasi allenatore, in NBA la storia si allarga a sei, sette uomini, che sembrano tanti, ma, pensando a quella che è una stagione NBA, non lo sono).

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federico.rossini@oasport.it

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Foto: Matteo Marchi

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