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Boxe, Mondiale pesi massimi 2019: Anthony Joshua vuole tenersi l’imbattibilità, Andy Ruiz Jr. per la sorpresa

Pubblicato

5 anni fa

31 Maggio 2019

Basta dare un’occhiata ai maggiori siti di scommesse per capire come stanno le cose tra Anthony Joshua e Andy Ruiz Jr. per la sfida che riunisce quattro corone mondiali dei pesi massimi (IBF, IBO, WBA e WBO). Il pugile di Watford, fino ad oggi imbattuto, è il favorito indiscusso contro il suo coetaneo (29 anni) di Imperial, in California. Per avere un’idea della situazione, puntando su Joshua quasi non torna in tasca nulla, mentre su Ruiz le quote sono molto più alte.

C’è un buon motivo per cui Joshua vuole fare bene in questo combattimento: si tratta della sua prima volta assoluta negli Stati Uniti. Il luogo non è un’arena qualsiasi, ma il Madison Square Garden di New York, là dove molti tra i grandissimi di questo sport hanno messo piede. “AJ” arriva all’appuntamento americano da imbattuto nei match professionistici (22 successi in 22 incontri) e dopo aver quasi giocato al gatto col topo sul ring di Wembley con il russo Alexander Povetkin nello scorso settembre. E’ opinione diffusa che il suo match con Ruiz sia quasi da inserire nel novero delle tappe di passaggio verso una possibile sfida con Tyson Fury o Deontay Wilder, il che andrebbe a generare un tasso di attenzione non indifferente (ed è un eufemismo).

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La storia di questo match mondiale è particolare, perché non doveva essere Andy Ruiz Jr. l’avversario di Joshua, ma Jarrell Miller. Lo sfidante originale, tuttavia, è stato trovato positivo a un controllo antidoping il 17 aprile, e dunque si è aperta la caccia al nuovo sfidante, risolta nel giro di un paio di settimane. Ruiz ha già combattuto in passato per un titolo mondiale, quello WBC contro il neozelandese Joseph Parker, nel 2016. In quell’occasione uscì sconfitto per decisione non unanime, ed è l’unico incontro da lui perso sui 33 disputati fino a questo momento. L’opportunità gli si ripresenta contro uno dei più importanti pugili dell’era moderna, in un luogo che per lui, americano, è un tempio. Il suo stile è molto diverso da quello di Miller: è più veloce e seleziona in modo differente i colpi, preferendo l’accuratezza alla potenza.

Ci sarà un grandissimo supporto a favore di Joshua nella notte di New York: oltre diecimila biglietti sono stati infatti venduti a spettatori britannici, che renderanno il Madison Square Garden una sorta di protettorato della Regina per qualche ora. Se sarà valsa la pena di effettuare questa trasferta, il mondo lo scoprirà in poco più di ventiquattr’ore.