Formula 1

F1, anche a Barcellona è Formula…Noia! Mercedes di un altro pianeta, così perde lo spettacolo

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La F1 arrivava a Montmeló per il GP di Spagna con tante aspettative di una possibile ritrovata lotta al vertice, visti i grossi aggiornamenti aerodinamici previsti nel pacchetto Ferrari tra cui la seconda specifica di propulsore, anticipata di un mese proprio per cercare di uscire da una situazione difficile mentalmente oltre che, chiaramente, in pista. Gli update portati a Barcellona sono stati tutti avallati e confermati dalla scuderia italiana ma i risultati in termini di cronometro non ne hanno minimamente risentito e, anzi, su una pista storicamente poco favorevole sia a Sebastian Vettel che alla Ferrari (una sola vittoria qui negli ultimi 10 anni) il gap nei confronti delle Frecce d’Argento si è nuovamente ampliato.

Il team ha perfettamente compreso quali sono i punti deboli della monoposto, ma sembra esserci una generale confusione riguardo alle strategie utilizzabili per sanare in tempi brevi questo limite. I problemi di poca aderenza in uscita dalle curve lente si sono resi evidentissimi nel T3 del tracciato catalano, dove la scuderia di Maranello non ha pagato oggi solamente dalle astronavi Mercedes ma è stata più lenta pure di Red Bull e addirittura Haas; il Gran Premio si corre solo domani, ma le parole di Vettel e Leclerc non sono incoraggianti e non va dimenticato che il prossimo appuntamento mondiale verrà disputato tra i tortuosi muretti del Principato di Monaco, dove una mancanza cronica di aderenza potrebbe rivelarsi molto pericolosa non solo nei confronti della scuderia tedesca.

La Mercedes si avvia a proseguire la sua storica stagione con un’altra possibile doppietta e lo spettacolo offerto da questa F1 rischia di diventare monotono agli occhi dei tanti appassionati, visto che non si intravede al momento un possibile punto di rottura per questo dominio totale. Non si possono certo addossare colpe alla scuderia di Stoccarda, sempre impeccabile nel trovare il perfetto equilibrio nel progetto della vettura degli ultimi anni e abile a rinnovarsi dopo ogni cambio regolamentare proposto dalla federazione, dimostrando a tutti i rivali di essere a tutti gli effetti il miglior team di F1, al di là della singola monoposto progettata di anno in anno.

Il Mondiale 2019 però, così, rischia davvero di essere già al capolinea e di fornire come unico argomento d’interesse per i tifosi la battaglia interna tra Valtteri Bottas e Lewis Hamilton; Charles Leclerc è certamente un predestinato ma con ogni probabilità non è già pronto per prendere in mano un compito così arduo come quello di riportare sul trono la Ferrari a distanza di dodici anni da Kimi Raikkonen, e Sebastian Vettel potrebbe aver risentito psicologicamente un po’ troppo della batosta presa nella seconda parte di stagione dell’anno scorso, dopo che in estate si era sentito più vicino che mai al compimento dell’impresa più grande della sua carriera.

L’appuntamento con il GP di Spagna è fissato per domani alle 15:10.

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Twitter: MickBrug

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