Formula 1

F1, Classifica FP2 GP Spagna 2019: monologo Mercedes, 3° Leclerc a 3 decimi da Bottas. La Ferrari studia le novità tecniche

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Se nei fine settimana precedenti la Mercedes aveva scelto di nascondersi nel corso del venerdì, oggi la scuderia di Brackley ha voluto mandare un messaggio ai rivali, chiudendo al comando anche la seconda sessione di prove libere del Gran Premio di Spagna 2019 di Formula Uno. La Ferrari, come ampiamente anticipato, ha deciso di portare un nutrito pacchetto di aggiornamenti in Catalogna (nuovo motore endotermico e ala anteriore) per cui la scuderia di Brackley ha voluto mettere le cose in chiaro. Su un tracciato del Montmelò baciato da sole (anche se con la presenza di diverse nuvole innocue) e temperature elevate, Valtteri Bottas si ripete dopo il miglior tempo messo in mostra in mattinata, facendo segnare un eccellente 1:17.284 con gomma soft. Alle sue spalle il compagno di team Lewis Hamilton in 1:17.333 ad appena 49 millesimi.

Terza posizione per Charles Leclerc (Ferrari) in 1:17.585 a tre decimi dal finlandese, mentre al quarto posto troviamo il suo compagno di scuderia Sebastian Vettel in 1:17.673 a 389 millesimi dalla vetta. Dopo una prima sessione di prove libere nella quale l’equilibrio regnava sovrano, si sono iniziati a delineare più accuratamente i valori in campo, o per meglio dire, in pista. La SF90 si fa preferire nel T1, il settore con le maggiori velocità (ed il lungo rettilineo del Montmelò) mentre le monoposto anglo-tedesche fanno il vuoto nel tratto guidato. Nel T3 (caratterizzato da curve lente e dalla chicane conclusiva) per esempio, le Frecce d’argento rifilano tra i tre ed i quattro decimi alle Rosse e tutta la differenza sul tempo finale arriva proprio da quel tratto, grazie ad un set-up impeccabile ed a gomme che non calano di prestazione sulle W10.

Tornando alla classifica della FP2, il quinto tempo lo ha fissato Max Verstappen (Red Bull) che ha chiuso in 1:18.035 a 751 millesimi, dopo una prima fase nella quale l’olandese è stato costretto ai box per un piccolo problema di perdita di liquidi. Sesta prestazione per il francese Romain Grosjean a 869 con una Haas che appare in netta ripresa, settima per il suo connazionale Pierre Gasly (Red Bull) a 954. Completano la top ten il danese Kevin Magnussen (Haas) ottavo a 1.071, quindi il padrone di casa Carlos Sainz (McLaren) nono a 1.374, mentre è decimo il russo Daniil Kvyat (Toro Rosso) a 1.438, appena 5 millesimi davanti a Kimi Raikkonen (Alfa Romeo) in 11esima posizione. Il suo compagno di team, Antonio Giovinazzi, non è andato oltre la 17esima a 2.143.

Nella parte iniziale del turno i top team hanno girato con le gomme più dure a disposizione, con la Ferrari che ha lavorato su diverse prove comparative a livello di ala anteriore. Valtteri Bottas ha piazzato un ottimo 1:17.835 con gomma media, rifilando 7 decimi a Sebastian Vettel, mentre Lewis Hamilton, con gomma dura, chiude in 1:18.647, con quasi un secondo di vantaggio a parità di gomma su Charles Leclerc. Al termine di questa fase, come consuetudine, i protagonisti si sono concentrati sulla simulazione di passo gara nel quale Ferrari e Mercedes non si sono dimostrate particolarmente lontane (quantomeno nella fase iniziale), ma la sensazione è che le Frecce d’argento, su questo circuito, possano fare letteralmente il bello e cattivo tempo, con tre mescole con le quali vantano un andamento pressoché perfetto. Sulla lunga distanza, poi, le W10 hanno letteralmente incantato, con una regolarità e costanza che non ammettono repliche. 

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alessandro.passanti@oasport.it

Twitter: @AlePasso

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Foto: LaPresse

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