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F1, GP Spagna 2019: le gomme Pirelli scelte da Ferrari, Mercedes e Red Bull. Analisi e possibili strategie

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Manca davvero poco al quinto appuntamento del Mondiale 2019 di F1, il GP di Spagna che si correrà in Catalogna, su uno dei circuiti dove le velocità massime raggiunte sono tra le più basse (per un tracciato non cittadino) a causa del grande carico aerodinamico richiesto nei due settori conclusivi. Proprio in questa direzione di generare carico e aderenza, la Ferrari ha deciso di proporre per l’occasione delle significative modifiche su entrambe le ali, per cercare di ridurre il gap dalla Mercedes e contrastare il dominio fin qui espresso dalla scuderia di Stoccarda; è inoltre previsto, in anticipo di un mese, anche il primo aggiornamento della power unit.

Quando si parla di carico aerodinamico poi non può certo essere dimenticata la Red Bull, spesso protagonista su questo tracciato e sempre sul podio nelle ultime tre edizioni, a cominciare da quell’indimenticabile 2016 quando Max Verstappen, al suo debutto assoluto nel team austriaco, ha sbalordito il mondo dei motori e non solo conquistando la sua prima vittoria in Formula 1 e diventando nell’occasione il più giovane vincitore di sempre di un GP, a soli 18 anni e 7 mesi.

All’estremo opposto di quanto avvenuto a Baku, la Ferrari decide di essere tra i team più aggressivi per questo GP portando in modo similare a Renault e Alfa Romeo nove treni di pneumatici C3 (morbidi), uno in più di Mercedes e ben due rispetto a Red Bull. Curiosamente quasi tutte le squadre (ma non il team di Mateschitz) hanno anche differenziato l’utilizzo di gomme C2 (medie) e C1 (dure) internamente, tra i due piloti: in Ferrari Sebastian Vettel avrà a disposizione un treno in meno di C1 e uno in più di C2 rispetto a Charles Leclerc, stessa strategia adottata dal leader del Mondiale Valtteri Bottas col suo compagno Lewis Hamilton.

Cosa può significare questa scelta in termini di strategia durante il weekend? In Spagna solitamente le soste indicate sono due, l’usura qui è abbastanza elevata ed infatti la Pirelli ha sostituito le C4 utilizzate a Baku con le più durature C1, riproponendo la stessa configurazione proposta in Bahrein. Tuttavia, le neutralizzazioni della safety car (fisica o virtuale) sono dietro l’angolo e possono stravolgere i piani prestabiliti come è avvenuto, tra l’altro, anche lo scorso anno quando proprio Vettel ha gettato al vento un podio sicuro cercando una strategia troppo aggressiva in una situazione di questo tipo. Sarà quindi fondamentale il lavoro degli strateghi nell’anticipare ogni possibile ribaltamento improvviso. Certamente la scelta così aggressiva delle Ferrari sta a significare che le loro previsioni vedono come quasi sicura la seconda sosta, e avere quindi un treno di gomme rosse (C3) nuove extra rispetto alla concorrenza potrebbe tramutarsi in un vantaggio, visto che in quel caso sicuramente verrebbero utilizzati due treni di gomme morbide dai piloti durante la gara.

Il meteo atteso nel weekend è buono, con temperature costanti attorno ai 20 gradi durante le sessioni del pomeriggio, non ci resta che attendere il weekend e vedere se questa ritrovata aggressività degli uomini di Maranello sia sui componenti sia con le gomme, potrà trasformarsi finalmente in una vittoria necessaria più che mai.

 

 

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Twitter: MickBrug

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Foto: Shutterstock

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