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Formula 1
F1, GP Spagna 2019: Sebastian Vettel in crisi totale. L’ordine di scuderia sancisce una svolta in casa Ferrari
La Ferrari ha bisogno di un leader, la Ferrari ha bisogno di un condottiero. Lo si è detto in tutte le salse, anche rimpiangendo i tempi del tedesco Michael Schumacher. In quest’ultimo caso il canadese Jacques Villeneuve avrebbe però qualcosa da dire. Vero è che la sensazione di una “Stella polare” mancante c’è, oltre al problema primario di una Ferrari capricciosa ed enigmatica.
Siamo reduci dall’ennesima disfatta. Il quarto e quinto posto di Sebastian Vettel e di Charles Leclerc ha in sé tanti aspetti: una macchina che non digerisce le curve lente, una strategia che non si capisce a chi possa giovare e poi il teutonico che per un motivo o per l’altro non convince. L’errore in frenata quest’oggi al via ha vanificato la sua gara e si è assistito al team order in favore di Leclerc. Una svolta?
La sensazione è che al Cavallino Rampante manchi la versione di Seb del 2017 e di parte del 2018, quando velocità e condotta di gara alimentavano speranze e non erano in discussione. Dal GP d’Italia dell’anno scorso qualcosa si è rotto e la versione attuale non convince. Anche se la classifica gli sorride nel confronto con il compagno di team, il tedesco non ha espresso quel differenziale in termini di velocità pura che ci si aspetterebbe da un quattro volte iridato, rispetto ad un giovane con grandi doti. Del resto l’unica pole position della Ferrari è stata firmata da Charles a Sakhir e in quella stessa sede si è consumato il duello vero e non “pilotato” tra i due, che ha sorriso al monegasco. Una gara nella quale il testacoda nel confronto con Hamilton ne è stato l’emblema.
E’ vero, anche Leclerc ha sbagliato a Baku ed a Barcellona in qualifica. Tuttavia l’impressione è che le speranze della Ferrari dipendano più da quest’ultimo che dal più esperto, contrariamente a quel che si potrebbe aspettare. Charles, però, non ha ancora l’esperienza per potersi caricare una squadra sulle spalle e non è lui il campione su cui la scuderia ha investito maggiormente nel presente. Aria di cambiamenti all’orizzonte? Non resta che aspettare
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: LaPresse