Formula 1
F1, Lewis Hamilton strizza l’occhio ad un possibile futuro in Ferrari. Tutte le ipotesi in vista del 2021
Il rosso evoca spesso emozioni particolari. Per alcuni è passione pura, secondo altri è la raffigurazione della bellezza assoluta, mentre per gli appassionati di F1 è il tratto distintivo di un marchio che ha scritto la storia. La Ferrari è questo, prendere o lasciare. Il digiuno mondiale che dura da 10 anni alimenta, da un certo punto di vista, quel fascino e guidare per il team più prestigioso è la sfida che tutti i piloti del Circus vorrebbero accettare. Lewis Hamilton non fa eccezione. Il campione del mondo in carica non ha mai negato il suo interesse per la Rossa e, in scadenza di contratto nel 2020 con Mercedes, questo sogno potrebbe realizzarsi, tenendo conto che lo stesso limite temporale è fissato per il tedesco Sebastian Vettel a Maranello.
L’obiettivo di Lewis sarebbe ambizioso: vincere con il Cavallino Rampante e battere i record di Michael Schumacher (7 titoli iridati e 91 GP vinti) con la squadra che ha reso leggenda il tedesco. Una suggestione che potrebbe avere un fondamento anche sulla base dei cambiamenti regolamentari che ci saranno tra un paio di stagioni. La FIA e Liberty Media stanno pensando ad una standardizzazione di alcuni elementi delle monoposto, per venire incontro ad una logica di risparmio dei costi e consentire anche ai team meno forti economicamente di essere competitivi ai massimi livelli. Si parla infatti di elementi come il volante, che prevederà la stessa disposizione di pulsanti, interruttori e dello schermo al centro per tutti i piloti. Dell’elenco fanno parte anche il piantone dello sterzo, i dischi freno, le pastiglie dei freni, i dadi delle ruote, l’albero di trasmissione, i pedali, la parte interna del serbatoio del carburante, l’halo, i cerchi, il DRS, le strutture di assorbimento laterali e posteriori, le pistole per il cambio gomme, i carrelli per il sollevamento della monoposto. La progettazione di ciò dovrà essere a cura di un fornitore esterno o potrà essere gestita dai team, sempre però seguendo dei parametri standard. Sul fronte motore, invece, sembra che si sia fatto un passo indietro perché nel caso in cui ci fosse stata l’abolizione dei motori ibridi chi tanto aveva investito per il loro sviluppo (Mercedes e Ferrari in primis) avrebbero manifestato la volontà di lasciare il Circus. Un colpo troppo duro da assorbire per l’organizzazione della F1.
Aspetti, comunque, che muteranno in maniera importante le macchine e questo potrebbe essere uno stimolo per Hamilton, desideroso di una nuova avventura. Le alternative potrebbero essere due: continuare la propria cavalcata vincente con Mercedes e legarsi a vita al team di Brackley oppure decidere di attaccare il casco al chiodo e dedicarsi alle mille attività che accompagnano la sua vita. Il britannico, come è noto, non è tutto casa e chiesa ed ama la mondanità. Non resta che attendere gli sviluppi.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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