Ciclismo

Fausto Masnada: “Voglio fare un bel Giro per guadagnarmi un posto tra le World Tour. Un giorno punterò a far classifica”

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Forse il ciclismo italiano ha trovato un giovane di belle speranze per il futuro del pedale tricolore. Stiamo parlando di Fausto Masnada. I numeri parlano chiaro, perché il venticinquenne bergamasco dell’Androni Giocattoli-Sidermec è stato tra gli azzurri più convincenti in questa prima parte di stagione: dalla classifica dei GPM al Giro di Sicilia, alle due vittorie impressionanti al Tour of the Alps, nonché la lotta per la leadership generale cercata fino alle fasi finali della breve corsa a tappe italo-austriaca, per poi concludere con il secondo posto al Giro dell’Appennino. Insomma, l’orobico si è decisamente meritato così il ruolo di capitano della formazione di Gianni Savio in vista del Giro d’Italia; l’appuntamento perfetto per dare altri forti segnali per crescere ulteriormente e farsi vedere pensando alle prospettive future.

Facciamo un breve riassunto di questi primi mesi della stagione.

“Sicuramente, nonostante il problema al ginocchio che mi ha tenuto fermo una ventina di giorni a dicembre, sono riuscito comunque a recuperare il tutto e a partire decisamente bene. Ho fatto un po’ di fatica a inizio stagione durante le prime corse per poter ingranare, poi però già da Larciano e alla Coppi e Bartali ho avuto ottime sensazioni che sono riuscito a concretizzare al Giro di Sicilia e al Tour of the Alps”.

Le due vittorie che hai conquistato sono servite anche per darti un po’ più di sicurezza in vista degli obiettivi futuri?

“Certo che sì. Vuol dire che il duro lavoro che ho fatto è stato ripagato, e di certo mi fa ben sperare per il Giro d’Italia dove sono arrivato con una buona condizione fisica e mentale; perché ho capito che posso giocarmi le mie carte e competere per le vittorie di tappa o comunque per far bene”.

Hai intenzione di continuare con questa tattica da attaccante e finisseur o hai intenzione di cercare una dimensione diversa col tempo?

“Di sicuro per questo Giro d’Italia punterò sulle tappe più che per la classifica generale. Poi vedremo col passare del tempo se nei prossimi anni riuscirò a migliorare sempre di più per arrivare ad entrare in una top ten in un grande Giro, o limitarmi a lottare per le vittorie di tappa, che sono comunque un grande obiettivo, ed è sempre difficile raggiungere anche quelle”.

Cosa ti aspetti da questo Giro d’Italia? Hai già messo qualche tappa nel mirino?

“Ci penserò giorno dopo giorno a cercare di raggiungere il risultato migliore; e le tappe che sicuramente sono più adatte a me sono sul finale del Giro. Cercherò di arrivare a quei giorni con più energie possibili, e in particolar modo a quella di Lovere che parte dalla mia provincia, ovvero Bergamo. È il tappone più impegnativo e sarà una giornata dove in tanti l’avranno segnata con una X come frazione chiave, però anch’io spero di ben figurare in quell’occasione”.

Quindi, per quanto riguarda la classifica generale, è un obiettivo preposto in vista dei prossimi anni?

“Certamente. Penso di essere un uomo adatto alle corse a tappe, però per arrivare a puntare alla top ten penso che mi servirà del tempo. Devo crescere ancora un po’, maturare e cercare di affrontare un grande Giro con la consapevolezza di poter fare la classifica. Adesso come adesso penso di più alle tappe, a ben figurare. Però in un futuro sì, spero di riuscire a lottare anche solo per la top ten al Giro”.

Che consiglio daresti agli altri giovani nell’affrontare una corsa così difficile come il Giro?

“Io l’anno scorso l’ho affrontato vedendo la situazione giorno dopo giorno, evitando di pensare alle tappe successive; insomma, come se ogni frazione fosse una giornata a sé, per evitare di andare in crisi. Ovviamente il corpo di ognuno di noi risponde in maniera diversa. Io cercavo di tener duro finché riuscivo, e quando mi staccavo, poi mollavo”.

Hai già avuto qualche contatto da parte delle formazioni World Tour per tentare un possibile salto di qualità?

“Assolutamente sì. C’è stato qualche contatto, perciò speriamo di poter concludere ed essere a posto per il prossimo anno. Il Giro d’Italia è il trampolino finale, perché poi si arriverà a giugno, quando si traccerà una linea sulla prima parte di stagione, per cui tutte le mie energie saranno impegnate in questo mese, e speriamo di raccogliere il più possibile per ottenere qualcosa di grande”.

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@lisa_guadagnini

Foto: Lapresse

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