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Ciclismo
Giro di Romandia 2019: Primoz Roglic non ha rivali! Lo sloveno conquista anche la quarta tappa e ipoteca il successo finale
Il Giro di Romandia 2019 ha un solo e unico padrone: Primoz Roglic. Il corridore sloveno ha letteralmente sbaragliato la concorrenza nella quarta frazione della corsa a tappe svizzera mettendo al sicuro la vittoria finale in vista della breve cronometro conclusiva in programma domani. Il fuoriclasse della Jumbo-Visma, già trionfatore in stagione allo UAE Tour e alla Tirreno-Adriatico, ha bissato il successo della seconda giornata aggiudicandosi la tappa più attesa con l’arrivo in cima alla salita di Torgon. Roglic ha risposto senza alcuna difficoltà agli attacchi degli avversari regolando poi il gruppetto di testa con una progressione spettacolare nell’ultimo chilometro. Le condizioni atmosferiche avverse (pioggia, vento e temperature decisamente rigide) avevano portato l’organizzazione a ridisegnare la frazione accorciandola sensibilmente (107.6 km) ed eliminando le ascese più impegnative. La decisione, senza alcun dubbio corretta per garantire la sicurezza dei corridori, ha comunque penalizzato gli scalatori che non hanno praticamente potuto giocarsi le proprie carte. Nella giornata di domani lo sloveno dovrà difendere 12” sul portoghese Rui Costa (UAE Emirates), secondo all’arrivo quest’oggi, e 16” sul francese David Gaudu (Groupama-FDJ).
La distanza piuttosto ridotta produce in avvio un incredibile susseguirsi di attacchi, con numerosi corridori che lottano per dare vita alla fuga di giornata. Sotto una leggera pioggia prendono il largo in otto: Simon Pellaud e Claudio Imhof (Svizzera), Jonas Gregaard (Astana), Alexis Gougeard (AG2R La Mondiale), il giovane e talentuoso belga Remco Evenpoel (Deceuninck-QuickStep), Harm Vanhoucke (Lotto Soudal), Daniel Martinez (EF Education First) e l’italiano Andrea Pasqualon (Wanty-Gobert). Gli attaccanti superano il GPM di Prévonloup e arrivano a guadagnare fino a 2’15” sul gruppo principale, ma l’azione della Jumbo-Visma entrando negli ultimi 40 km riduce il margine. L’accordo tra gli uomini al comando prosegue fino all’attacco della salita conclusiva (10.3 km al 6.5%), ma il vantaggio di 1’20” lascia loro ben poche speranze.
Il colombiano Martinez tenta l’azione solitaria staccando gli avversari sulle prime rampe, ma il francese Gougeard rientra con passo regolare formando una coppia al comando a 9 km dal traguardo. Nel gruppo principale la Groupama-FDJ prova a dettare il ritmo non riuscendo però ad evitare gli attacchi: lo slovacco Simon Špilak (Katusha-Alpecin) tenta l’allungo cercando di guadagnare terreno in classifica generale ma viene rapidamente ripreso. La formazione francese invece insiste nella propria azione e il supporto degli uomini del Team Ineos risulta determinante per completare il ricongiungimento che si concretizza entrando negli ultimi 5 km. Il primo degli uomini di classifica a rompere gli indugi è David Gaudu (Groupama-FDJ), protagonista di un paio di attacchi che riducono il gruppo ad una decina di elementi. Il leader della classifica generale Primoz Roglic (Jumbo-Visma) risponde con un allungo deciso a 2 km dall’arrivo, ma il britannico Geraint Thomas (Ineos) riporta sotto gli avversari. Nell’ultimo chilometro l’austriaco Felix Grosschartner (BORA-hansgrohe) e il britannico Hugh Carthy (EF Education First) provano ad anticipare la volata, ma il fuoriclasse sloveno non si lascia sorprendere e con una progressione sontuosa taglia il traguardo a braccia alzate precedendo il portoghese Rui Costa (UAE Emirates) e un comunque brillante Geraint Thomas (Ineos). Quarto posto per il canadese Michael Woods (EF Education First), mentre in quinta posizione chiude Gaudu.
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roberto.pozzi@oasport.it
Foto: Radu Razvan / Shutterstock.com