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Giro d’Italia 2019: Elia Viviani il punto di riferimento per le volate. Il veronese deve riscattare una primavera non esaltante

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Il tricolore sulle strade del Giro d’Italia, niente di più bello da vedere, ancor di più se salirà (magari spesso e volentieri) sul gradino più alto del podio. Sarà ovviamente Elia Viviani uno dei fari per il Bel Paese nella Corsa Rosa che scatterà il prossimo 11 maggio da Bologna. Il capitano della Deceunick Quick-Step sarà ovviamente il punto di riferimento per le volate: il livello raggiunto è al top mondiale e, viste alcune assenze, l’azzurro partirà sicuramente da super favorito in tutte le tappe pianeggianti.

Gli obiettivi sono molteplici. In primis quello di confermare la maglia ciclamino della classifica a punti: se dovesse arrivare fino alla sua Verona, dove purtroppo però non potrà confrontarsi con i rivali (sarà una cronometro l’ultima frazione del Giro), difficilmente verrà battuto, appare un gradino sopra tutti gli altri come si è visto nella passata stagione. Poi c’è la voglia di migliorare il bottino ottenuto nel 2018: nonostante una forma non spumeggiante l’azzurro era riuscito ad agguantare tre successi parziali.

C’è da riscattare una primavera non andata proprio secondo le aspettative. Il grande obiettivo era quello della Milano-Sanremo, ma il Poggio affrontato a velocità troppo alta non ha concesso ai velocisti la possibilità di giocarsi lo sprint. Poi la delusione alla Gand-Wevelgem, uno sprint confuso quello vinto da Alexander Kristoff, dove Viviani non è riuscito praticamente a lanciarsi. La condizione appare però quella giusta per mettersi alle spalle queste parziali defaillance e rilanciarsi al meglio sulle strade di casa, facendo esultare il pubblico italiano. 

Da non sottovalutare comunque i rivali: da Fernando Gaviria a Caleb Ewan passando per Pascal Ackermann ed Arnaud Démare, tutti agguerritissimi e pronti a lanciare la sfida.

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gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Valerio Origo

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