Ciclismo
Giro d’Italia 2019, Elia Viviani: “In queste giornate faccio fatica, vedremo se arriverò fino a Verona”
Elia Viviani andava a caccia della prima vittoria al Giro d’Italia 2019 ed era tra i grandi favoriti per il successo in occasione della quinta tappa, 140 km da Frascati a Terracina. Il velocista veronese ha provato a imporsi ma nel finale si è seduto e si è dovuto inchinare al cospetto di Pascal Ackermann e Fernando Gaviria che si sono giocati la vittoria.
L’alfiere della Deceuninck-Quick Step è intervenuto al Processo alla Tappa su Rai Due e ha raccontato il suo sprint: “Abbiamo provato a fare la volata, la strada era completamente allegata. Ackermann e Gaviria sono arrivati troppo forte da dietro e non c’è stato nulla da fare. Secondo me è stata un’ottima scelta fermare il tempo per la generale sul primo passaggio sul traguardo. Noi ci proviamo sempre, poi come va va“.
Due giorni fa Viviani è stato squalificato per avere cambiato direzione durante la volata vinta: “Le mie considerazioni restano quelle. Purtroppo le volate sono così: il mio spostamento c’è stato, secondo il regolamento era giusta la squalifica ma io non mi sono stato spostato volontariamente e gli stessi avversari lo hanno ammesso, Gaviria e lo stesso Moschetti che è stato il più danneggiato”.
Viviani non sembra essere in perfette condizioni fisiche ma lui smentisce: “Non lo scopriamo oggi che le giornate come quelle di oggi non sono le mie preferite. Dopo le prime due volate però non mi sento di dire che non sono il miglior Viviani, la mia condizione è buona: la prima volata l’ho persa perché è andato forte Ackermann, la seconda l’ho vinta, poi oggi erano condizioni particolari. Ora ci sono altre due occasioni prima delle grandi montagne“.
Sulle prossime tappe: “Per come è partito non è proprio il mio Giro, doveva esserlo e al momento non lo è. La maglia ciclamino dopo la volata di oggi è impossibile. Voglio provare a vincere a Modena e a Novi Ligure, poi tireremo le somme. Non so se arriverò fino in fondo“.
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Foto: Pier Colombo