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Ciclismo
Giro d’Italia 2019: i cacciatori di tappe. Thomas De Gendt specialista delle fughe, Fausto Masnada e Diego Ulissi in grande condizione
Mentre continua ad aumentare l’attesa per la partenza del Giro d’Italia 2019, in programma da Bologna sabato 11 maggio, il gruppo partenti è ormai quasi completamente definito. Accanto ai fuoriclasse come Vincenzo Nibali (Bahrain Merida) e Tom Dumoulin (Sunweb), che si giocheranno la vittoria finale, sarà al via anche una particolare categoria di corridori che suscita da sempre l’ammirazione ed il sostegno di tifosi e appassionati, ovvero quella dei cacciatori di tappe. Privi di ambizioni di classifica, gli appartenenti a questa cerchia animano la corsa rendendosi spesso protagonisti di memorabili fughe e coraggiosi attacchi da lontano con l’intento di regalare a se stessi ed alla propria formazione una giornata di gloria.
La 102a edizione della Corsa Rosa offrirà diverse opportunità per le fughe, in particolare nella seconda parte quando le squadre dei protagonisti più attesi potrebbero cominciare ad accusare la fatica e dunque faticare maggiormente a tenere compatta la corsa. Un corridore che avrebbe potuto impostare la propria condotta di gara proprio sulle vittorie di tappa sarebbe stato probabilmente lo spagnolo Alejandro Valverde (Movistar), costretto però a rinunciare nei giorni scorsi. Tra coloro che possono a tutti gli effetti definirsi specialisti degli attacchi da lontano impossibile non cominciare dal belga Thomas De Gendt (Lotto Soudal), già vincitore di una tappa al Giro 2012 e capace di conquistare la frazione inaugurale del Giro di Catalogna in questa stagione con uno spettacolare attacco in solitaria.
Il nutrito contingente azzurro potrà contare su diversi corridori particolarmente interessanti per cercare di migliore il bottino di cinque vittorie conquistato lo scorso anno grazie soprattutto ad Elia Viviani (Deceuninck-QuickStep). Gli uomini più in forma sono sicuramente Diego Ulissi (UAE Emirates) e Fausto Masnada (Androni Giocattoli-Sidermec), entrambi difficilmente in lotta per la classifica generale. Il primo ha già collezionato ben sei vittorie al Giro d’Italia e ha raccolto un eccellente terzo posto alla Freccia Vallone; il secondo si è aggiudicato due tappe al Tour of the Alps dimostrandosi molto adatto agli attacchi da lontano. Da seguire con attenzione anche Giulio Ciccone e Gianluca Brambilla (Trek-Segafredo), possibili protagonisti nelle frazioni più impegnative della seconda e della terza settimana.
Come di conseuto, saranno soprattutto le formazioni di secondo piano a movimentare la corsa. Lo scorso anno la Androni Giocattoli-Sidermec di Gianni Savio era riuscita ad entrare in ogni tentativo di fuga nelle prove in linea, ma la Bardiani-CSF e la Nippo Vini Fantini Faizanè non staranno certamente a guardare, puntando su specialisti come Mirco Maestri e Marco Canola. La Israel Cycling Academy si muoverà senza alcun dubbio in maniera particolarmente attiva, ma anche formazioni come la Dimension Data e la CCC, sprovviste di un vero e proprio uomo di classifica, cercheranno di lasciare il proprio marchio con una vittoria di tappa.
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roberto.pozzi@oasport.it
Foto: Pier Colombo