Ciclismo
Giro d’Italia 2019: il piano di Vincenzo Nibali. Limitare i danni nelle cronometro e poi puntare sui tapponi alpini della terza settimana
Vincenzo Nibali torna al Giro d’Italia con un chiaro obiettivo: conquistare per la terza volta in carriera la Maglia Rosa. Lo Squalo, dopo aver saltato l’appuntamento lo scorso anno per concentrarsi sul Tour de France, andato poi non certo come sperato, è pronto a calcare nuovamente il palcoscenico della Corsa Rosa per fare gioire i tifosi italiani.
Nibali è sempre salito sul podio nelle ultime cinque edizioni in cui ha partecipato, vincendo nel 2013 e 2016, chiudendo al secondo posto nel 2011 e al terzo nel 2010 e 2017. Numeri che dimostrano come il 34enne siciliano possieda un feeling unico con questa corsa e che conosca alla perfezione come fare la differenza nei Grandi Giri, visto che bisogna ricordare che in carriera ha vinto anche il Tour de France del 2014 e la Vuelta a España del 2010. Questo è un fattore da tenere in considerazione nel confronto con i principali rivali, visto che nessun altro dei grandi favoriti può vantare un palmares come il suo.
Il capitano della Bahrain Merida sa bene quindi che per riuscire a vincere il Giro, dovrà sfruttare la sua esperienza per pianificare perfettamente la corsa dal punto di vista tattico, in modo da gestire al meglio lo sforzo e farsi trovare al top della forma nelle tappe più adatte alle sue caratteristiche. Infatti sulla carta la prima parte del percorso potrebbe risultare favorevole agli avversari, ma nella seconda il siciliano troverà il terreno per poter ribaltare la situazione.
Il primo obiettivo dello Squalo in questa corsa sarà quello di limitare i danni nelle cronometro. Infatti nella cronoscalata al San Luca e nella cronometro di San Marino dovrebbe pagare dazio da corridori come Tom Dumoulin e Primoz Roglic e sarà quindi importante non accusare troppo distacco. Anche le tappe con brevi strappi della prima settimana sembrano più adatte ai rivali e anche li dovrà riuscire a difendersi.
Nella seconda settimana il siciliano inizierà invece a trovare frazioni in cui potrà tentare l’attacco, come quella di Courmayeur, oltre alla Ivrea-Como, sulle strade del Giro di Lombardia, in cui ha dato più volte spettacolo. Dove Nibali potrà davvero fare la differenza sono però indubbiamente i tapponi alpini della terza settimana. Nella Lovere-Ponte Di Legno, su salite mitiche come Gavia e Mortiolo, lo Squalo potrà esaltarsi e provare a staccare gli avversari, per poi dare il tutto per tutto nell’ultima tappa di montagna, con tante ascese severe, su cui sarà chiamato al grande sforzo finale per concretizzare il sogno di conquistare nuovamente la Maglia Rosa.
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alessandro.farina@oasport.it
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Foto: Pier Colombo