Ciclismo
Giro d’Italia 2019, la consacrazione di Caleb Ewan. Più di un semplice velocista
È il più giovane dei grandi velocisti del Giro d’italia 2019, ma di sicuro anche il più completo. Caleb Ewan era partito da Bologna con l’intento di conquistare almeno una tappa della Corsa Rosa, e invece è riuscito a fare doppietta, anche se il suo Giro finisce qui. Caleb ha già annunciato il ritiro, il suo obiettivo lo ha raggiunto e c’è il Tour de France che lo aspetta.
Ha conquistato due vittorie spettacolari su due arrivi difficili da gestire, dal tracciato mosso di Pesaro, all’arrivo in leggera salita e con il vento contrario a Novi Ligure. Ma non solo, l’australiano della Lotto-Soudal aveva già dimostrato all’UAE Tour, con il trionfo in leggera salita ad Hatta Dam, di potersi difendere egregiamente anche nei finali più complicati da gestire e di essere in pratica l’unico velocista in grado di reggere il ritmo di corridori scattisti in prossimità di traguardi più duri, tipo Roglic. Com’è successo a Frascati, dove è riuscito a chiudere al secondo posto dietro ad un certo Richard Carapaz, un ragazzo che lo scorso anno ha chiuso il Giro niente meno che al quarto posto.
Ha poi centrato un terzo posto a Fucecchio, subito nella prima volata di questa Corsa Rosa, e poi due quarti posti a Terracina e a Modena, insomma, non è mai mancato. Complice anche la sua Lotto-Soudal, sempre presente davanti al gruppo nei giorni decisivi, e che lo ha protetto sino ad oggi, pilotandolo quasi sempre in maniera perfetta. Caleb ha solamente ventiquattro anni e la classe di un veterano, un ragazzo che non vince per questione di millimetri, ma domina le volate e come un folletto si intrufola nel varco migliore e ne esce sorpassando tutti a tripla velocità.
Lucido, freddo, e senza troppe aspettative, ha raggiunto i suoi obiettivi senza farsi prendere dalla troppa pressione, adesso è pronto per dominare un altro GT. Dopo tre tappe alla Corsa Rosa e una alla Vuelta España, Caleb partirà alla volta del suo primo Tour de France, in cui si presenterà, con ogni probabilità, come il velocista di riferimento. L’aussie è letteralmente esploso anche nelle grandi corse a tappe e adesso non lo ferma più nessuno.
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Foto: Pier Colombo